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Il Comune "rivende" 29 loculi alla Filantropia

La somma che entrerà nelle casse municipali è di 63.800 euro. Contrario l'ex assessore De Vinco: Si penalizzano le fasce deboli

I loculi sono stati realizzati fra il '95 ed il 2008

Il Piano di Alienazione dei e valorizzazione dei Beni Comunali per il risanamento economico non risparmia nulla e va a toccare anche il settore cimiteriale. Il Comune di Atripalda, infatti, è in procinto di vendere alla Filantropia 29 loculi disponibili al prezzo di 2200 euro l’uno, per un totale di 63.800 euro. Gli spazi in questione furono ceduti al Comune nel 1995, quando la Filantropia portò a termine la realizzazione della nuova cappella (in cui tali nicchie cimiteriali sono al secondo e terzo piano), in sostituzione al pagamento degli oneri di costruzione.

Da quel momento il Comune avrebbe dovuto versare alla società in questione una quota di “gestione” (manutenzione, custodia, spese etc..) pari a circa 25 euro annui a loculo, per un totale attuale di circa 10mila euro che non sono mai pervenuti alla Filantropia.

Attraverso il piano di alienazione, coma ha spiegato anche l’assessore delegato ai Servizi Cimiteriali Emilio Moschella, sarà la Filantropia a riacquistare i suddetti loculi al prezzo sopra indicato per rivenderli allo stesso prezzo a utenti e soci in attesa di acquistarli e per «far si che queste nicchie abbiano, anziché durata 20ennale, una assegnazione pari a 99 anni: c’è cosi maggiore equità in tutto, sia nel valore del loculo stabilito dalle perizie dell’ufficio tecnico che nell’utenza.»: così Moschella, che anticipa anche la prossima realizzazione di un Regolamento di Servizio «mirato a riqualificare un ambiente quasi degradato e privo di norme, donando una riorganizzazione del personale, della sicurezza, dei servizi e degli ambienti».

Inoltre sarà parallelamente possibile per la Filantropia recuperare, in questo modo, i soldi di cui il Comune è debitore sottraendoli dalla cifra complessiva da pagare.

Tale alienazione, ad ogni modo, non andrà a penalizzare il diritto legale di sepoltura a carico del Comune previsto per gli indigenti poiché, presso la Cappella dell’Indipendente, sono circa una ventina i loculi predisposti a fronte di questa eventualità (anche qui, però, sembrano esserci “quote condominiali”, relative a 34 loculi, non pagate). A tal proposito interviene l’ex assessore in materia De Vinco che afferma «la necessità, a fronte della crescente indigenza, di tutelare le fasce più deboli e quindi di considerare il numero dei loculi in proporzione a questo continuo incremento. Anche perché, nel Cimitero di Atripalda non è possibile costruire altre strutture a seguito dell’ultima concessione fatta alla Filantropia nel ’95, di cui mi sono io stesso occupato. Quei loculi dovrebbero essere tutelati per garantire dignità di sepoltura davvero a tutti

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