Le maggiori entrate dovute agli accertamenti dello scorso anno serviranno a finanziare i nuovi servizi

La giunta comunale, nella necessità di procedere all’elaborazione ed alla emissione dei ruoli della Tarsu, ha deliberato di confermare le stesse tariffe del 2011. La stampa degli avvisi, che arriveranno a tutti i residenti e domiciliati in Atripalda dopo le festività pasquali, è già partita. Inoltre, la giunta ha anche predisposto il pagamento della Tarsu 2012 in 4 rate bimestrali, a partire da fine aprile.

Chi si aspettava una significativa riduzione resterà sicuramente deluso, nonostante dagli accertamenti effettuati lo scorso anno siano saltate fuori cifre di tutto rispetto. Infatti, dalla somma iniziale della lotta all’evasione, che sfiorava il milione di euro, sono già stati incassati 350 mila euro, mentre il resto è tutto da recuperare. Gli accertamenti sono stati fatti a tappeto e ci si aspettava che gran parte degli incassi sarebbe stata divisa fra tutti i contribuenti della Tarsu attraverso una riduzione delle tariffe, ma così non è stato. L’immondizia ad Atripalda, raccolta e spezzamento compresi, costa all’intera comunità poco più di 2 milioni di euro, che sono ripartiti fra tutti gli abitanti.

Nella delibera di giunta emergono due fattori importanti, il primo che i bollettini non cambiano e il secondo che da una relazione dell’Ufficio Tecnico del Comune, i costi del servizio restano sostanzialmente invariati. Del resto bisogna anche considerare che il più volte annunciato avvio del sistema “porta a porta” necessita di fondi, recuperati proprio dalla lotta all’evasione. La Tarsu è una partita di giro, visto che tutto ciò che viene incassato va direttamente alla raccolta e allo smaltimento. E partendo dal presupposto che il prezzo lievita di anno in anno, dovrebbe anche servire a migliorare il servizio che invece è diminuito, come gli uomini dediti allo spazzamento e alla pulizia delle strade.