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Mercatino rionale in vendita, commercianti sul piede di guerra

L’Amministrazione ha dato sette giorni per decidere, ma si prospetta un lungo braccio di ferro con gli affittuari

L’amministrazione comunale di Atripalda ha intenzione di vendere il Mercatino rionale. Notizia vecchia. La novità sta nel fatto che i commercianti sono stati “gentilmente” invitati a decidere in sette giorni se comprare i box o lasciarli definitivamente. Un aut aut che, manco a dirlo, non è piaciuto per nulla, soprattutto per il fatto che il Comune non ha intenzione di lottizzare la proprietà ma di venderla in toto. Ciò significa che o i commercianti decidono di acquistare in blocco o se ne devono andare. L’assessore al commercio Iannaccone e il delegato al bilancio Landi hanno dato la notizia giovedì scorso, in occasione di un’assemblea informale con gli esercenti durante la quale hanno ribadito le proprie intenzioni e dato la brevissima scadenza. Una vera e propria mazzata per i commercianti che si trovano costretti a prendere una importante e onerosa decisione in poco tempo. Secondo le stime fatte dall’ufficio tecnico, ogni metro quadrato dell’immobile ha un valore di 800 euro, per un totale, compreso lo spazio antistante ad ogni singolo box, di 610mila euro. Considerando che i locali commerciali hanno una superficie di 26 o 52 mq è semplice fare due conti: chi volesse diventare proprietario degli immobili dovrebbe sborsare rispettivamente 41mila e seicento o 83mila e duecento euro, considerando lo spazio antistante ogni locale. Un prezzo altissimo che, secondo Luca Criscuoli, titolare del bar “Zelig”, è del tutto fuori mercato: «Quando si fa una stima di un immobile, dovrebbero essere presi in esame diversi fattori come il momento storico, la collocazione dello stesso e la condizione della struttura. Personalmente mi sto cautelando per capire bene in che modo muovermi e quali risposte dare all’amministrazione che, a parer mio, non si sta comportando bene da un punto di vista etico. Il modo in cui siamo stati convocati – continua il commerciante – è parso del tutto informale, quasi a voler risolvere la questione in modo troppo frettoloso. Esiste una relazione dell’ufficio tecnico? Chi ha valutato l’immobile? Perché ci è stato dato così poco tempo? Il comune può davvero vendere questo bene? Sono tutte domande alle quali vorrei fosse data una risposta. Non credo che ci stiano trattando bene anche perché vendere un bene come questo nella sua totalità non è giusto. Perché non lottizzarlo favorendo chi ha realmente interesse all’acquisto? E’ davvero un peccato che l’amministrazione stia gestendo la faccenda un questo modo, ci sta mettendo in grande difficoltà».

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