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Rifiuti, si va verso il commissariamento

La percentuale di differenziata è ferma al 32 per cento mentre il Prefetto aveva richiesto il superamento del 50. Salvo colpi di scena il destino è già scritto

Il comune di Atripalda va verso il commissariamento del settore ambiente. Lo scorso mese di ottobre, infatti, insieme ad altri 40 enti locali irpini, ricevette la diffida ufficiale del Prefetto Umberto Guidato, all’interno della quale si obbligava i comuni coinvolti a raggiungere, entro il 10 gennaio 2013, il 50 per cento di raccolta differenziata, pena il commissariamento del settore ambiente. Una eventualità che, per Atripalda, sta per diventare certezza. Complice anche il braccio di ferro con IrpiniAmbiente, che ha creato nello scorso mese di dicembre un blocco di oltre 10 giorni della raccolta dei rifiuti, il comune in riva al Sabato non ha raggiunto la percentuale richiesta. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Opr (Osservatorio Provinciale Rifiuti), infatti, Atripalda risulta essere ferma al 32 per cento, ben lontano da quel cinquanta che avrebbe evitato l’esecuzione del provvedimento.

Ad oggi, dunque, si attende solo che la Prefettura notifichi il commissariamento del settore ambiente, procedura che sarà avviata non appena la Regione avrà inviato al Prefetto Guidato i datti ufficiali dell’Osservatorio Territoriali sulla Raccolta dei Rifiuti. Se si dovesse seguire la procedura già applicata nel 2011 ad altri enti locali irpini, i poteri passerebbero nelle mani del Segretario Generale dott.ssa Clara Curto.

Un brutto colpo per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Spagnuolo che si trova a dover combattere su due fronti per questioni legate ai rifiuti. Dal un lato, infatti, c’è la quasi certezza del citato commissariamento del settore ambiente e dall’altro lo scontro con IrpiniAmbiente, per nulla conclusosi dopo l’accettazione da parte della società del piano di rientro dal debito varato dalla Giunta. Oltre a dover fare i conti con i costi della suddetta emergenza, che hanno costretto il Comune ad un esborso di 28mila e 767,75 euro a favore delle ditte “Vernieri Ilario” e “Sele Ambiente” che si sono occupate di smaltire i rifiuti accumulatisi in città durante il blocco della compartecipata, resta in piedi la questione relativa al volontà del comune di fuoriuscire dal consorzio per affidare il servizio di raccolta e spazzamento ad un’altra ditta. Provvedimento immediatamente impugnato da IrpiniAmbiente che ha fatto ricorso al Tar. Per non parlare degli effetti del piano rientro dal debito maturato con la società provinciale: secondo gli incartamenti, infatti, Atripalda dovrebbe sborsare entro questo mese la maxi rata iniziale di 400mila euro. Una somma certamente non di poco conto…

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