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Xenus-Comune: trattativa avviata a… metà

Tre dirigenti della casa farmaceutica interessata ad acquistare il Centro servizi hanno incontrato il sindaco Spagnuolo ed il delegato al bilancio, Landi. Ma i dettagli dell’operazione sono stati rinviati alla settimana prossima per l’assenza della segretaria generale Curto

I dirigenti hanno incontrato il sindaco ed il consigliere Landi

Arriva una nuova conferma per l’acquisto dell’ex Centro servizi di via San Lorenzo a 2,65 milioni di euro. Questa mattina tre dirigenti della Xenus srl (la casa farmaceutica interessata), fra i quali l’amministratore delegato Michele Pitaro, si sono presentati al Comune di Atripalda. Un incontro fissato per le ore 11 con il sindaco Paolo Spagnuolo, che è arrivato con qualche minuto di ritardo. I dirigenti, invece, arrivati di buon mattino dalla Capitale, erano già lì, in trepida attesa dinanzi alla stanza del primo cittadino. Più tardi è arrivato anche il consigliere Mimmo Landi, delegato al Bilancio, che ha partecipato alla riunione. Una sola assenza, quella della segretaria comunale Clara Curto, impegnata in un corso di formazione proprio a Roma. Ed è stato proprio questo l’inghippo, dopo la manifestazione di interesse da parte dell’azienda per l’acquisto dell’immobile comunale, si doveva stabilire la procedura amministrativa da seguire. Ed, infatti, i tre dirigenti si sono congedati senza rilasciare alcuna dichiarazione e, almeno apparentemente, un po’ delusi perché l’argomento non si è potuto affrontare completamente. Per il consigliere Landi: «L’incontro è stato comunque positivo, dobbiamo soltanto capire il procedimento amministrativo da seguire». E’ dello stesso avviso il sindaco Spagnuolo che aggiunge: «Oggi purtroppo non era presente la segretaria comunale, altrimenti avremmo già avviato il primo atto relativo alla trattativa, che molto probabilmente sarà compiuto all’inizio della prossima settimana».

Quindi i dirigenti della Xenus srl, torneranno al comune nei prossimi giorni?

«Diciamo che adesso ci dovrà essere uno scambio epistolare per confermare con atti amministrativi concreti il loro impegno ad acquistare il Centro servizi. E presumibilmente ai primi di febbraio ci dovrebbe essere l’ufficializzazione dell’acquisto».

C’è impazienza, portano fretta?

«Questo è un fatto reciproco».

In questo incontro di cosa avete parlato?

«Dell’iniziativa che intendono portare avanti (poi sarà spiegata nei dettagli) e che creerà un indotto economico e sociale incredibile. Perché si organizzeranno master a livello internazionale. Vista l’ampiezza del centro si farà formazione perché ci sarà una stretta collaborazione con il Cnr, l’Università. E’ probabile che sarà trasferito anche qualche dipartimento dell’Università di Napoli. Sarà una grande cosa. Aldilà del’applicazione della terapia si avvieranno moltissime iniziative».

Quali?

«La società farmaceutica possiede brevetti relativi alla cura del tumore al midollo osseo. Nel centro applicheranno chiaramente delle cure, i malati con questa patologia saranno assistiti. Ci sarà tutta un’ala del centro servizi dove si farà ricerca: formazione, laboratori, corsi. Questo creerà un impatto sociale eccellente e pure un indotto economico molto importante. Il Cnr di Avellino già è partner nel progetto presentato al Ministero, poi c’è l’Università Bicocca di Milano e la Federico II di Napoli. Quindi c’è un interesse generale anche del mondo universitario (tra l’altro dopo questa riunione stavano per recarsi proprio a Napoli)».

L'amministratore delegato, Pitaro, è apparso un po' deluso

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