logo






Canile, il sindaco dice basta: «Non possiamo pagare solo noi». E con l’Aipa finisce in tribunale

Il primo cittadino ha inoltrato una missiva al prefetto ed al commissario provinciale per chiedere una compartecipazione alle spese. L’associazione animalista che gestisce il rifugio comunale commenta polemicamente su Facebook e potrebbe finire a carte bollate

L'Aipa vanta grosse somme arretrate

Rischia di finire in tribunale il braccio di ferro che vede da tempo contrapposti il sindaco Paolo Spagnuolo e la presidente provinciale dell’Aipa (Associazione italiana protezione animali) Angela Luongo per il pagamento delle spettanze arretrate relativamente alla gestione del canile comunale di contrada Valleverde. Il primo cittadino, infatti, avrebbe pensato di querelare per diffamazione la rappresentante dell’associazione per via di un commento apparso nei giorni scorsi sul diario della pagina Facebook dell’Aipa. Naturalmente, chi è interessato, può leggere il commento, che fa riferimento all’utilizzo che il sindaco farebbe del denaro pubblico. La polemica, stavolta, non è strettamente riferibile ai circa 70mila euro che l’Aipa vanterebbe dal Comune per rette non pagate dal 2012 in poi, ma è stata innescata da un comunicato stampa del primo cittadino: «Una recente indagine condotta dall’Aidda (associazione italiana difesa animali e ambiente) - ha scritto il portavoce Ciaramella - ha accertato che il fenomeno tanto combattuto, quanto spesso dimenticato, dell’abbandono dei cani ha registrato un incremento del 40% negli ultimi anni. Anche il canile ubicato nel territorio atripaldese rispetta la triste escalation del fenomeno. Facendo riferimento agli accertamenti effettuati dalla Polizia municipale circa l’anagrafe canina, è emerso che nel periodo 2009/2013 sono stati abbandonati 406 cani davanti al cancello del rifugio comunale, mentre solo 18 risultano i cani catturati dall’Asl Av2 sul territorio di Atripalda. Per questi motivi il Sindaco ha inoltrato una missiva al Prefetto e al Commissario della Provincia di Avellino per evidenziare l’incremento dei costi che il Comune e l’intera collettività atripaldese sono costretti ad accollarsi - conclude la nota - per l’inciviltà di pseudo amanti degli animali provenienti anche dalla Provincia». In sostanza, quindi, il sindaco Spagnuolo, dati alla mano, sostiene che non dovrebbe essere solo il Comune di Atripalda a farsi carico dei costi di gestione del canile (3.750 euro/mese), ma anche la Provincia. «I dati acquisiti dal sindaco - hanno risposto dall’Aipa su Fb - sono la rendicontazione che ogni inizio gennaio l’Aipa trasmette all'Amministrazione comunale. Oltre al numero dei cani abbandonati viene comunicato il numero dei cani adottati, morti, vaccinati, microchippati e sterilizzati, fino a qualche tempo fa presso veterinari privati e sempre con i 50 centesimi al giorno pagati dal proprietario degli animali individuato dalla Legge nella figura del Sindaco: perché non dice ai cittadini-contribuenti che le loro tasse da due anni pieni pieni non sono servite a pagare il mantenimento dei cani randagi di Atripalda?». Il resto del commento è stato ritenuto dal sindaco diffamatorio e un giorno verrà forse valutato da un giudice.

Stampa