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Barbarisi: «La tomba a camera c’è, ora bisogna tirarla fuori». Presentati i risultati (guarda il video)

Illustrata l’indagine effettuata nel sottosuolo di via Tufara. C’è una richiesta di finanziamento avanzata alla Regione

I presenti

Si è tenuta martedì 19 novembre la presentazione dei risultati delle indagini ricognitive sulla Tomba a Camera di Via Tufara realizzate dallo studio di professionisti nominato dall’Amministrazione Comunale.  L’ingegnere della società “Istemi” in compagnia del geologo ha illustrato i risultati portati a termine nel mese di agosto del 2013.

Ha preso parte all’evento il sindaco di Atripalda Paolo Spagnuolo, don Enzo De Stefano, il dirigente della Soprintendenza ai Beni Archeologici Maria Fariello, il presidente della Pro Loco Lello Labate, il capo delegazione dei FI di Avellino Raffaele  Troncone, il capogruppo di “Piazza Grande” Raffaele La Sala, il delegato alla cultura Raffaele Barbarisi, la pianista Antonella De Vinco, il dirigente politico Carmine Capozzi e gli amministratori Mimmo Landi e Concetta Tomasetti.

Il gruppo di ingegneri della “Istemi” si occupa di diagnostica e monitoraggio del sottosuolo. Un tecnico ha ringraziato in nome di tutti l’amministrazione. “Abbiamo ottenuto un ottimo risultato in virtù del fatto che risplende ancora di più la memoria storica; adesso la palla passa agli Enti poiché soltanto loro possono creare un ulteriore interesse intorno all’antica Civiltà di Atripalda”.

Il delegato Raffaele Barbarisi ha sottolineato l’aspetto storico.“La proposta presentata in Regione prevede lo scavo dell’ipogeo per una corretta valutazione dello stato di cose. Il secondo passo sarà quello di collaborare con gli esperti al fine di individuare la giusta strada da intraprendere; l’ultima molta che il monumento funebre ha visto la luce è stato nel lontano 1955 e ciò per noi è uno sprone in più per lavorare bene”. Flavio Pascarosa in perfetta sintonia con il delegato alla cultura ha individuato gli scenari possibili che la Tomba a Camera è in grado di offrire in futuro. Ci sono ottime possibilità per allestire un evento che sia un giusto misto archeologico e culturale. Penso ad una manifestazione come Giullarte: certamente si potrà migliorarla grazie a questo nuovo spazio”.

Santino Barile, ex presidente dell’Ept ha posto l’accento invece sui dettagli progettuali. “Il progetto è stato presentato sulla misura 1.9 di POR Campania Fers 2007-2013; i fondi ammontano a 240 mila euro. Si lavorerà dal 9 giugno al 7 settembre del 2014. Con questi lavori si apriranno certamente nuovi scenari in città e la cultura sarà ulteriormente rivalutata. In più possiamo utilizzare un filone di finanziamenti che può fare al caso nostro; sicuramente il progetto è un assoluta novità in provincia. Però ultimamente l’Ente Regione non ha sorriso alla città, l’esempio della Dogana dei Grani è lampante”.

Il filmato della presentazione

I presenti

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