La “Meridiana” di via Appia al centro di un’indagine della Forestale. Contestata la truffa, il falso, l’abusivismo e l’illecito smaltimento di rifiuti
“Gli agenti del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (Nipaf) di Avellino, a conclusione di un’articolata attività di indagine intrapresa settimane addietro, relativa al contrasto agli illeciti in materia urbanistica ed ambientale su immobili sottoposti a particolare tutela, hanno accertato la realizzazione illecita di lavori stradali in ambito urbano ed in particolare lungo l’arteria principale via Appia - via Roma del Comune di Atripalda. L’area d’intervento è di notevole interesse storico-culturale perché attraversata dalla via Appia Antica di romana memoria e risalente al III secolo a.C.. Con le indagini esperite dagli uomini del citato reparto, si è accertata l’assenza dei nulla-osta relativi al progetto di messa in sicurezza delle intersezioni stradali da parte della competente Soprintendenza, essendo l’area interessata dai lavori, sottoposta a vincolo storico-culturale contemplato dalla vigente normativa. Durante l’attività investigativa sono state accertate anche altre violazioni in materia di gestione illecita di rifiuti, inerentemente lo smaltimento dei materiali provenienti dal cantiere edile oggetto di controllo. Inoltre sono emerse diverse violazioni relative a falso in atto pubblico per condotte contro la pubblica fede, nonché ipotesi di reato di truffa. A fronte di quanto accertato, sono state deferite sei persone all’Autorità Giudiziaria, responsabili a vario titolo delle attività illecite. I controlli in questione, rientrano in una più ampia attività investigativa del Nipaf rivolta alle speculazioni edilizie e alla tutela del patrimonio storico-culturale irpino e tesa alla verifica della corretta gestione del territorio in osservanza delle normative paesaggistico-ambientali”. Fin qui il comunicato stampa col quale il Nipaf di Avellino ha dato notizia dell’indagine aperta sui lavori della rotatoria di via Appia. Illecita realizzazione di lavori stradali, truffa, illecito smaltimento di rifiuti, abusivismo e falso in atto pubblico sarebbero i reati contestati a sei persone che, fra Ufficio tecnico, progettisti e impresa appaltatrice, hanno la responsabilità dell’opera.
Gli agenti, agli ordini del comandante provinciale Dolores Curto, hanno acquisito le documentazioni necessarie a ricostruire tutti i passaggi. Tuttavia, sembrerebbe di poter subito escludere che via Appia rientri fra le strade di interesse artistico e storico, definite “beni culturali” dal decreto legislativo 42/2004, perché non è affatto l’Appia Antica. Ne è convinto il consigliere comunale Raffaele La Sala, in qualità di studioso: «Non so se nei lavori della rotatoria siano stati commessi illeciti e di che genere - commenta il professore -. Quello che nego decisamente è che il tratto che attraversa Atripalda sia in alcun modo riferibile all’Appia Antica, che aveva tutt’altro tracciato. Abellinum, per quanto se ne sa, si trovava lungo una deviazione della Nuceria-Beneventum. Sarebbe il caso di capire un po’ meglio che è successo».