Dall’altare della Chiesa Madre, il parroco invita tutti i fedeli a partecipare alla raccolta alimentare per i più deboli
In molti, in silenzio, si rivolgono al proprio parroco e confessano con dolore nel cuore di non poter sfamare i figli a causa delle difficoltà e della crisi che li ha abbattuti. Si tratta di giovani che hanno perso il lavoro, padri di famiglie con reddito unico non più garantito a causa di mesi di disoccupazione e di contratti ormai carta straccia. Molte madri, con le lacrime agli occhi, chiedono aiuto in chiesa o alla Misericordia mentre molti hanno vergogna di ritirare i viveri oppure non ne hanno più la forza. Il parroco, per loro, alza la voce dall’altare chiedendo ai fedeli riuniti in chiesa, con le palme benedette in mano, un atto di carità cristiana, un cenno di aiuto concreto: «Pensate, in questi giorni della Settimana Santa, a chi non ce la fa a portare il piatto a tavola, a chi non può dare da mangiare ai propri figli: vi chiedo, per loro, aiuto. La chiesa è aperta, la sacrestia è aperta, tutti sono invitati a donare quanto possono, soprattutto beni di prima necessità, alimenti, come pasta, scatolame e anche qualche cosa per i bambini, Dio ve ne sarà grato».
È un appello che giunge al termine della celebrazione della Domenica delle Palme, di fronte ad una chiesa gremita di fedeli che per un attimo sono rimasti in silenzio, sorpresi ma anche immersi nella riflessione sulle condizioni di quella fascia di persone che sono sempre più povere, sempre più deboli, sempre più mortificate.
Dopo la funzione il parroco è passato in silenzio tra i banchi, qualcuno lo ha seguito in sacrestia, chiedendo cosa fare, altri lo hanno ascoltato in silenzio: i volti non sono quelli di fedeli che vanno ad una festa, ma di fedeli che ora sono chiamati a rispondere. C’è stata una certa mobilitazione, il parroco accenna un sorriso ed ora attende che i suoi fedeli rispondano con il cuore poiché Pasqua è anche questo: dolore, passione, riflessione e festa. Non è la prima volta che Don Enzo esorta i fedeli a partecipare alla raccolta alimentare dal momento che fece lo stesso anche a Natale.
Ad ogni modo, i fedeli possono contribuire rivolgendosi direttamente in sacrestia dove lasciare le buste con gli alimenti che saranno poi fatte recapitare da Don Enzo.