Visto lo stato di abbandono in cui versa il convento di San Pasquale, chi dovrebbe occuparsi della sua manutenzione?
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Visto lo stato di abbandono in cui versa il convento di San Pasquale, chi dovrebbe occuparsi della sua manutenzione?
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Commenti
Mi permetto però di rilevare che la questione non è posta sul significato della parola CONVENTO. Si discute sul completo utilizzo di una struttura parzialmente disabitata, sporadicamente occupata da gruppi di preghiera e catechisti, che potrebbe invece essere pienamente goduta con destinazioni diverse. Del resto non sarebbe la prima volta, internet è pieno di ex conventi convertiti in strutture ricettive. In ogni caso, è già positivo che ne discutiamo civilmente
1) per le attività che si svolgono al convento tutt'oggi fosse possibile trovare un luogo sostitutivo adatto; le ricordo che a contrada ischia già si fanno altre attività, sotto l'egida dell'altra parrocchia e che il prefabbricato di contrada spagnola, che è comunque piccolo e inadeguato, sarà, si spera presto, demolito per costruire una nuova chiesa che avrà anche gli spazi adeguati per queste attività, e che quindi magari questa cosa del trasferimento potrebbe essere messa in atto, ma tra 10 anni almeno, quando la chiesa sarà completata (e con i tempi sono stato molto ottimista);
2) il convento è una proprietà si comunale, e coloro che lo frequentano abitualmente, partecipano alle attività culturali e sociali del nostro paese, in quanto sono collaboratori stretti dei parroci. tra l'altro, sono in programma per il futuro delle manifestazioni culturali che vedranno protagonista il convento, come per esempio una festa civile (probabilmente una sagra) per san Pasquale, il 17 maggio, oltre alla consueta processione.
3) il convento è un luogo francescano. testimonia dunque che atripalda ha una forte impronta francescana, e i frati, seppur assenti fisicamente, hanno questo luogo come punto di riferimento. i gruppi laici che popolano il convento hanno ricevuto il compito di mantenere il francescanesimo ad atripalda, e questa non è cosa da poco.
4) ci sono altre strutture abbandonate in paese. non sarebbe il caso di utilizzare prima queste? il comune, di questi tempi, è in grado di accollarsi anche le spese di manutenzione del convento, che ora sono a carico dei frati, dei pellegrini che lo visitano e di qualche opera buona??
i gruppi di preghiera, i corsi di catechismo, la meditazione ed il raccoglimento in preghiera sono attività degne della massima attenzione e rispetto. Possono trovare spazio e alloggio presso le numerose chiese cittadine, spesso chiuse, o presso i centri di contrada Ischia, di contrada spagnola, ma anche sulla chiesa di san Nicola o quella a largo maddalena (sopra la proloco). Ritengo che la struttura di San Pasquale, possa consentire uno sviluppo turistico, culturale e artistico e possa essere meglio integrata nei progetti culturali e sociali della nostra città. Se è vero che è una proprietà comunale, appartiene a tutti i cittadini, non ad una nicchia di religiosi, che la utilizzano parzialmente impedendone il rilancio ed il collettivo godimento.
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NdD - Verificheremo e rendiconteremo. Diteci solo quando possiamo entrare e fotografare. Grazie.