Giovedì, 21 Nov 24

Tu sei qui:

Quello che non ti ho detto

L'ultimo saluto di Biagio Venezia a Sabino Loffredo

Quando ci raccontavi, al ritorno da viaggi in paesi che prendevamo a modello, di tutte le cose che non andavano e che non potevano durare: avevi ragione tu.

Quando cercavi di farci capire che non tutto poteva ruotare attorno alla classe operaia, ma bisognava tener conto delle esigenze di tutti i ceti produttivi sani: avevi ragione tu.

Quando sostenevi che era necessario avere delle regole da rispettare e far rispettare: avevi ragione tu.

Quando ti incavolavi di fronte ad atteggiamenti superficiali e a forme di lassismo: avevi ragione tu.

Quando pretendevi rigore, costanza e qualità nelle cose che si fanno: avevi ragione tu.

Quando di fronte a richieste di forzare la legalità, pur rischiando l’impopolarità, reclamavi il primato della Legge: avevi ragione tu.

Quando affermavi che in politica noi dovevamo avere solo avversari, anche se altri ci consideravano nemici: avevi ragione tu.

Quando dicevi che senza l’utopia di un mondo migliore tutto sarebbe finito: avevi ragione tu.

Quando tu, non credente, richiamavi chi si atteggiava a mangiapreti e lo invitavi al rispetto di tutti quelli che la pensano diversamente: avevi ragione tu.

Quando in anni passati conciliavi la trasparenza del ruolo politico pubblico con una solidarietà privata mai ostentata: avevi ragione tu.

Quando credevi che tutto finisse con la morte: avevi torto tu.

Ci rivedremo Sabino.

Biagio Venezia

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