L'ultimo saluto di Biagio Venezia a Sabino Loffredo
Quando ci raccontavi, al ritorno da viaggi in paesi che prendevamo a modello, di tutte le cose che non andavano e che non potevano durare: avevi ragione tu.
Quando cercavi di farci capire che non tutto poteva ruotare attorno alla classe operaia, ma bisognava tener conto delle esigenze di tutti i ceti produttivi sani: avevi ragione tu.
Quando sostenevi che era necessario avere delle regole da rispettare e far rispettare: avevi ragione tu.
Quando ti incavolavi di fronte ad atteggiamenti superficiali e a forme di lassismo: avevi ragione tu.
Quando pretendevi rigore, costanza e qualità nelle cose che si fanno: avevi ragione tu.
Quando di fronte a richieste di forzare la legalità, pur rischiando l’impopolarità, reclamavi il primato della Legge: avevi ragione tu.
Quando affermavi che in politica noi dovevamo avere solo avversari, anche se altri ci consideravano nemici: avevi ragione tu.
Quando dicevi che senza l’utopia di un mondo migliore tutto sarebbe finito: avevi ragione tu.
Quando tu, non credente, richiamavi chi si atteggiava a mangiapreti e lo invitavi al rispetto di tutti quelli che la pensano diversamente: avevi ragione tu.
Quando in anni passati conciliavi la trasparenza del ruolo politico pubblico con una solidarietà privata mai ostentata: avevi ragione tu.
Quando credevi che tutto finisse con la morte: avevi torto tu.
Ci rivedremo Sabino.
Biagio Venezia