Sabato, 04 Gen 25

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La potatura degli alberi a Parco Acacie indigna i residenti: è uno scempio

Per liberare dai rami le piazzole che ospiteranno le bancarelle del mercato si sta procedendo ad un “vigoroso” sfoltimento. Alcune mamme protestano: Né il Comune, né i Comitati di quartiere ci ascoltano

La potatura fa discutere

«Stanno compiendo uno scempio», i fruitori di Parco delle Acacie lanciano l’allarme a 48 ore dall’accorpamento del mercato nella nuova area a ridosso di via Ferrovia. «In queste ore - ci segnala una cittadina - gli operai del Comune stanno sfoltendo gli alberi del parco. Vi invito a venire a vedere in che modo stanno effettuando la potatura, è semplicemente indegno, perché per far posto alle bancarelle stanno distruggendo decine e decine di alberi. Non è possibile che ognuno faccia ciò che vuole di questo parco e che ad essere penalizzati siamo noi che dovremmo goderne insieme ai nostri figli. La pavimentazione è già tutta rotta, i tombini sono sprofondati e rappresentano un pericolo per i bambini che giocano con la bicicletta, finora non è stata ancora fatta una disinfettazione: eppure abbiamo più volte segnalato questi problemi al Comune ma nessuno se n’è fatto carico. Di fronte a noi abbiamo trovato un muro di gomma. Dal momento che il parco dovrà ospitare il mercato è necessario prevedere una attività di manutenzione più costante ed efficace. Abbiamo anche chiesto che fossero installati nuovi giochi: sarebbe stato un segnale di attenzione nei nostri confronti. Niente. Abbiamo anche coinvolto i Comitati di quartiere, ma non c’è stato niente da fare. Ormai ci siamo rassegnati all’idea del mercato, ma gli abusi devono cessare». L’Ufficio tecnico, invece, difende la bontà dell’intervento: «La potatura si è resa necessaria - ci ha dichiarato un responsabile - per evitare che gli alberi venissero danneggiati irrimediabilmente dagli ambulanti. Il taglio che abbiamo effettuato non deve spaventare, gli alberi ricresceranno con una forma diversa da quella piramidale che avevano oggi. Non dimentichiamo che Parco delle Acacie resta pur sempre un’area attrezzata per fiere e le piazzole non devono essere invase dagli alberi». Insomma, i residenti e, in generale, i fruitori di Parco delle Acacie, dopo aver seguito in silenzio il dibattito che ha portato alla decisione della delocalizzazione del mercato, stanno per insorgere vedendo calpestato il loro diritto a godere di un polmone verde che temono possa diventare col tempo un luogo da evitare. «Finora il mercato ha funzionato - aggiunge la cittadina - perché c’erano solo gli alimentaristi e si trovava facilmente parcheggio, ma da giovedì, quando tutte le aree libere saranno occupate dalle bancarelle, gli avventori dove lasceranno l’auto? Saranno costretti a sfruttare ogni spazio intasando il quartiere oppure ad arrivare a piedi».

I rami cadono sotto i colpi della motosega

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Commenti  

 
#10 Guest 2010-05-31 14:06
Bisognerebbe dire la verità che è ormai evidente e grossolanamente nascosta dagli amministratori incapaci di Atripalda. Il mercato non poteva e non doveva essere trasferito a Parco delle Acacie, il suo spostamento è dovuto ad una chiara volontà politica e di interessi di pochi perché è evidente che come struttura SIA INIDONEA .
Giovedì abbiamo assistito ad uno spettacolo indegno, con l'Assessore al commercio (l'intermittent e Di Pietro) che sembrava un vigile a dirigere il traffico, che fingeva ottimismo ben sapendo che tutto l'impianto è un disastro. Già ci ridono addosso.
Un branco di incompetenti è stato capace di rovinare il fiore all'occhiello del commercio atripaldese. Tutti a […] osannarsi a vicenda per il lavoro svolto, il tecnico De Cicco osannato come il nuovo messia della progettazione urbana. Ma questo signore è veramente convinto di aver fatto un buon lavoro? Un buon tecnico avrebbe nell'immediato scartato l'opzione parco reputandola poco recettiva e logisticamente infelice dal punto di vista della viabilità.
[…] E agli alberi perché non ci avevano pensato prima... ma chi è quel genio che ha detto che d'ora in poi cresceranno a forma piramidale?... Ma questi che si fanno?... Peccato che la maggioranza monocolore sia concentrata solo sulle vicende interne al PD, perché fuori, è bene farlo presente, c'è una città che arranca, con il commercio in crisi anche per le scelte scellerate di Laurenzano, Aquino e Di Pietro. Di Pietro ha mai pensato negli ultimi tre anni e nei precedenti 5 di latitanza, ad effettuare una valutazione complessiva delle condizioni del commercio ad Atripalda? Oppure egli immagina che la semplice (e per me sconsiderata) apertura di uno, due , tre supermercati sia la fotografia esatta della salute della "Città dei Mercanti"? Molte cose non convincono e non scarterei l'ipotesi che molto presto fioccheranno denunce ed esposti contro scelte che stanno arrecando danni irreparabili al Sistema Atripalda.
Appoggerei volentieri queste eventuali iniziative perché vorrei che questi […] amministratori venissero fermati in tempo… Dopo di loro non ci sarà più nulla se non un estenuante lavoro di recupero di immagine e di prestigio, nonché di vivibilità , cose che vengono scambiate per un pugno di voti, come è appunto accaduto per contrada Santissimo dove un manipolo di furbacchioni legati a qualche amministratore, si è inventata tutta una serie di fandonie e di problematiche attraverso raccolte di firme mai viste, fotografie compromettenti che ad ogni nuova occasione cambiava il colore e l'etnia del soggetto incriminato (e cambiavano pure le "manovre biologiche" dello stesso nei portoni)... Il Mercato deve ritornare in Piazza perché è l'unico posto dove può essere ubicato, lo dice il buon senso, lo dice la volontà popolare espressa attraverso il Referendum, lo dice la storia di Atripalda... mi auguro che chi verrà dopo rimedi al più presto a tutto questo... Atripalda non merita tutto questo... ma forse gli Atripaldesi del 2010.
 
 
#9 Guest 2010-05-28 22:27
SE SE...
 
 
#8 Guest 2010-05-28 19:49
AMMINISTRATORI E QUALCHE TECNICO FANNO I LORO INTERESSI, STATENE CERTI.
 
 
#7 Guest 2010-05-28 19:31
GLI AMMINISTRATORI FANNO I LORO INTERESSI, VERO ELIO?
 
 
#6 Guest 2010-05-26 14:12
Oltre che per i bambini, il parco, è luogo di aggregazione anche per tanti adolescenti. Non ci lamentiamo se poi vanno bighellonando in giro senza nulla da fare. Perché l'amministrazio ne non pensa a qualche attrezzatura anche per loro: canestri, porte, reti da pallavolo.
 
 
#5 Guest 2010-05-26 14:03
Ma perché non vi date una calmata. Prima c'era il problema di dove trasferire il mercato. Problema risolto anche se non vi era il consenso di tutti. Ora ci sono gli alberi che vengono diciamo mutilati… ma si può sapere cosa vuole quella maggior parte di atripaldesi perché non si guardano intorno io penso che vedranno anche tante altre cose belle. Che la smettano di fare guerra al sindaco ed ai consiglieri, io penso che a nessuno piace cambiare ma a volte anche se si cambia bisogna accettare. Giovanni.
 
 
#4 Guest 2010-05-26 10:42
Atripalda li ha voluti, Atripalda se li tenga!
 
 
#3 Guest 2010-05-25 20:55
Con il mercato purtroppo si avrà un grosso problema di circolazione veicolare legato alla chiusura di via san lorenzo e al conseguente intasamento di via ferrovia causato dai pedoni e dalle vetture che saranno alla ricerca di un miraggio di nome parcheggio, vi immaginate il traffico che si creerà in via roma e via appia?
Ce ne mancavano scienziati ad atripalda, brave persone i nostri amministratori, ma impreparati ad affrontare i problemi del paese, purtroppo non si nasce preparati...
 
 
#2 Guest 2010-05-25 20:10
Hanno Ragione, Tanti Soldi Spesi Per Un Bellissimo Parco, Di Sicuro Quel Luogo Diventera' In Pochissimo Tempo Un Nuovo Sito Archeologico, Non Di Cultura, Ma Di Distruzione, Come E' Gia' Successo Per La Villa Comunale Nel Centro Di Atripalda E' IL Parco Pubblico Di San. Gregorio, Ecc. Nessuno Riesce A Comprendere Che Questi Luoghi Vanno Tutelati E Controllati, Doveva Essere IL Biglietto Di Visita Di Chi Viene In Atripalda Per Vedere La Nuova Pompei (Gli Scavi Archeologici Di Abellinum), Invece Offriamo Ai Turisti Questa Desolazione, Chissa' Quanti Paesi Dell' Irpinia Avrebbero Voluto Possedere Queste Bellezze Atripaldesi, Che Non Ha Nemmeno IL Capoluogo Avellino, Eppure Invece Di Conservarle IL Piu' A Lungo Possibile, Le Distruggiamo, Pazienza, Cosi Va' La Vita, (Tirammo A' Campa')........ ............... .
 
 
#1 Guest 2010-05-25 19:49
Ma amministratori e tecnici fanno gli interessi dei cittadini di Atripalda o meno?
Considerando che il parco viene utilizzato per 7 giorni dalla popolazione, soprattutto bambini, e per mezza giornata dagli ambulanti, non valeva la pena di mettere qualche bancarella in meno nel parco in cambio della salvaguardia degli alberi?