Sabato, 04 Gen 25

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Campanile, De Vinco strappa una promessa a De Mita

L'ex sindaco ha incontrato il vicepresidente della giunta regionale per chiedere i fondi necessari alla ricostruzione

La Torre degli Orologi prima che crollasse col terremoto del 1980

Per la ricostruzione della Torre degli Orologi si apre uno spiraglio grazie all’interessamento dell’On. Giuseppe De Mita, che da poco è stato nominato vice Presidente della Regione Campania ma anche assessore al turismo e ai beni culturali. De Mita si è dimostrato interessato alla ricostruzione della Torre, tant’è vero che nei giorni scorsi c’è stato un incontro con l’avvocato Andrea De Vinco e altri componenti del comitato promotore che, nel 1998, chiese alle istituzioni la completa ricostruzione della torre, caduta la sera del 23 novembre del 1980. La torre fino era uno dei simboli della città di Atripalda, veniva fotografata dai turisti ed era in bella mostra sulle cartoline. Dopo il crollo, si pensò alla ricostruzione della Chiesa Madre, ma la sovrintendenza lasciò in sospeso quella della torre per mancanza di fondi. Nel 1998 l’avvocato De Vinco, insieme al gruppo della Civica Il Campanile Centrodestra per Atripalda, chiese la ricostruzione con una storica petizione, firmata da illustri concittadini. Alla fine si contavano oltre mille firme ed il popolo della torre incassò anche il progetto a firma dell’illustre architetto atripaldese Raffaele Troncone. L’architetto regalò il progetto al Comune che, in una storica seduta di consiglio, lo face proprio. Il progetto fu esposto per settimane, prima in Piazza, poi nella Dogane ed anche in chiesa. Furono chiesti finanziamenti a tutti gli organi competenti; si ebbero molte promesse dalla provincia, dalla regione e dalla sovrintendenza ai Beni Culturali, ma alla fine la torre è rimasta per anni un sogno. Da Milano, anche Enzo Angiuoni si fece promotore della ricostruzione, promettendo la donazione degli orologi: poi, però, finanziamenti promessi attraverso i FAS furono dirottati su altri progetti minori. Chi ancora non si è arreso è l’avvocato Andrea De Vinco che perora la causa della torre in ogni sede: lo ha fatto in ogni occasione di nuovi insediamenti ma, finora, i fondi necessari (circa 300 mila euro) non sono stati trovati. Nei giorni scorsi, invece, è giunta la notizia dell’interessamento da parte del neo assessore ai Beni culturali Giuseppe De Mita,  il quale ha promesso che, nonostante le casse vuote della Regione, si impegnerà a trovare un canale di finanziamento. Il suo interessamento nasce da una ricognizione commissionata agli uffici per tracciare il quadro delle varie urgenze e dei lavori da fare, ma anche dal fatto che molte città irpine non hanno ancora completato la ricostruzione di quei monumenti storici che rappresentano le proprie radici. De Vinco ha aperto un nuovo varco: che sia la volta buona?

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