Resoconto dei problemi, delle richieste e delle realizzazioni derivate dalla collaborazione tra Comitato e Comune
Il Comitato di Quartiere di via Appia - contrada Novesoldi e contrada Spagnola ha reso note, attraverso un comunicato del 28 maggio, le problematiche poste in discussione nel corso dell’inaugurazione della nuova sede a Parco delle Acacie e le iniziative portate a termine dal Comune a seguito delle segnalazioni effettuate. Alla presenza del vice sindaco Aquino, dell’assessore Troisi e dei consiglieri Iaione, Spagnuolo e Acerra si è discusso della necessità di un potenziamento dei trasporti pubblici lungo via Appia, della messa in sicurezza della bretella Novesoldi - Alvanite, della manutenzione del verde pubblico con annessa potatura, sistemazione aiuole e disinfestazione.
Punto focale è stata la richiesta dell’installazione di un semaforo presso il crocevia della Maddalena che segnali l’orario di chiusura del passaggio a livello ed un percorso alternativo: questo onde evitare l’eccessivo accumulo di gas di scarico nella zona di via Appia. Di uguale urgenza, poi, la necessità di effettuare la pulizia delle cunette di via Tufarole che, ormai da anni ostruite, non permettono il regolare deflusso delle acque piovane. La provincia, dunque, ha disposto un sopralluogo mentre il Comune di Atripalda, tramite il vice sindaco, ha comunicato per fax alla Provincia la necessità di effettuare l’intervento nel più breve tempo possibile.
Dietro la sollecitazione del Comitato di Quartiere, poi, l’assessore all’ambiente De Vinco ha provveduto ad eseguire l’intervento di pulizia e derattizzazione dello spazio antistante il sito sequestrato di via Tufarole.
Le richieste che, invece, sono state rivolte all’ufficio tecnico del Comune riguardano la manutenzione della illuminazione pubblica di via Appia, parco delle Acacie e via Tufarole soprattutto mediante la sostituzione delle lampadine spente.
Parallelamente, poi, contrada Spagnola necessiterebbe del rifacimento del manto stradale nonché dell’abbattimento di un rudere ormai divenuto rifugio di cani, topi e a quanto pare anche serpenti.