Il gruppo subirebbe un danno economico del 40%. Strumolo: «L’Amministrazione non ha mai voluto vagliare soluzioni alternative»
Il gruppo Prosidea e l’Alto Carburanti di via San Lorenzo hanno opposto, la scorsa settimana, un ricorso al Tar di Salerno all’ordinanza di chiusura al traffico della parte di strada interessata dal mercato il giovedì mattina firmata dal comandante della Polizia Municipale, il tenente Sabino Parziale. La richiesta di sospensiva immediata del provvedimento, presentata dal prof. Avv. Enzo Maria Marenghi, è basata sul grave danno economico, fino al 40%, che da un mese a questa parte le attività del gruppo starebbero subendo a causa della chiusura al traffico. «Non abbiamo avuto altra scelta - spiega Attilio Strumolo - dopo aver provato in ogni modo a far capire all’Amministrazione che via San Lorenzo, una strada dove scorrono almeno 4mila automezzi al giorno, non può restare chiusa per 9 ore il giovedì mattina. Non abbiamo nulla contro il mercato, ma non possiamo subire un provvedimento del genere senza provare a difendere i nostri diritti di imprenditori. I disagi e i danni sono ormai sotto gli occhi di tutti, ma sin dal mese di ottobre, da quando ormai si era capito che il mercato sarebbe stato accorpato fra Parco Acacie e via San Lorenzo, abbiamo avanzato soluzioni alternative alla chiusura della strada, offrendoci anche di accollarci le spese per alcuni interventi. Tuttavia, l’Amministrazione, che da parte sua non ha mai avvertito la necessità di interpellarci, ha sempre opposto dinieghi con motivazioni futili. La loro sciaguratezza è senza limiti perché non c’è stata alcuna volontà di collaborare con un’azienda privata che ogni giorno si assume un forte rischio imprenditoriale. Noi non siamo i padroni di via San Lorenzo - conclude Strumolo - ma siamo certamente i proprietari di un gruppo che opera da oltre 20 anni su quella zona e che ha il diritto di essere coinvolto in una decisione che incide pesantemente sulle proprie attività». La situazione, dunque, sembra essere precipitata dopo le avvisaglie di due mesi fa. Il gruppo, infatti, agli inizi del mese di maggio ha anche inviato una lettera-appello, stranamente rimasta nell’ombra, indirizzata sia al sindaco Laurenzano che al Consiglio comunale nel tentativo di provocare un ripensamento rispetto alla decisione di chiudere via San Lorenzo che si andava assumendo. Ora sarà il Tar, con una decisione che dovrebbe arrivare entro due mesi, a dire chi avrà avuto ragione.
Commenti
Antonio da Borgo ferrovia.
Chi ha buona memoria capisce che quello che ha scritto il MAX 972 è vero.
Si riferiscono:
- alla occupazione abusiva della proprietà comunale?
- alla edificazione a distanza non regolamentare dal fiume Sabato?
- alla occupazione della proprietà demaniale sita lungo l'alveo del fiume?
- all'abbattiment o del ponticello sopra il fiume Sabato?
- alla chiusura della strada comunale che porta alla chiesa di San Lorenzo?
o riguarda qualcosa da cui tutta la cittadinanza può trarne dei benefici?