Il Comune aveva inviato, nei giorni scorsi, le cartelle con il pagamento di un’unica rata. I commercianti hanno chiesto una rateizzazione
Entro la fine dell’anno, gli ambulanti del mercato settimanale di Atripalda dovranno saldare tutti gli arretrati Tarsug e Tosap relativi all’anno 2010. Spostamenti, scioperi ed emergenze varie hanno fatto slittare i pagamenti fino a novembre. Mercoledì scorso, i rappresentati sindacali degli ambulanti hanno avuto un incontro in Municipio con gli assessori Elio Di Pietro e Enzo Aquino: argomento all’ordine del giorno è stato l’incontro tenutosi presso la Regione sul mercato di Atripalda. È stata anche occasione per parlare dei bollettini Tarsug e Tosap recapitati in questi giorni a tutti gli ambulanti presenti ad Atripalda. «Avevamo chiesto ai nostri rappresentanti sindacali di chiarire, una volta per tutte, l’argomento tasse. Nessuno vuole congelarle, ma chiediamo una rateizzazione della stessa, che ci venga accordato di dividere l’importo almeno in due rate»: così uno degli ambulanti giovedì mattina, mentre discuteva con alcuni colleghi. Le cartelle, in verità, dovevano essere pagate in quattro rate, ma tutto è slittato per i problemi che si sono registrati nel 2010. Ora, il Comune chiede il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 novembre, troppo per gli ambulanti che da tempo chiedevano di non indicare tale data essendoci già state tante scadenze entro la metà di novembre. Dal Municipio insistono che i pagamenti devono essere regolati entro e non oltre la fine dell’anno, al massimo in due rate. Ci sono alcuni ambulanti che devono pagare cifre vicino ai mille euro, altri di meno, ma si tratta comunque di centinaia di euro che, sommati ad altre scadenze, creeranno non pochi problemi. Nell’ultimo incontro, i due assessori hanno tenuto a ribadire anche che controlli e sanzioni saranno le parole chiave per dare ordine al mercato: le tasse e le sanzioni dovranno, in futuro, coprire tutte le spese e anche i miglioramenti previsti. Intanto, la Commissione continua il suo lavoro per individuare alternative al Parco delle Acacie e a Via San Lorenzo: entro il 28 febbraio del 2011 è previsto il verdetto. Qualcuno ha anche avanzato l’ipotesi di sdoppiare il mercato in due giornate, una con gli alimentaristi e l’altra con i non alimentaristi, ma i costi raddoppierebbero e gli ambulanti hanno già rifiutato. Intanto, presso il Parco, le pulizie del “dopo mercato” continuano sotto gli occhi vigili di molti cittadini che lamentano ancora le condizioni igienico sanitarie di quelle zone: «Avevamo chiesto - dicono alcune mamme- di non rovinare tutto, di mettere insieme tutti i pescivendoli e olivari all’esterno del parco, di far montare solo chi è in possesso dei mezzi idonei, ma sembra che nessuno ascolti le nostre richieste: la pavimentazione è già compromessa, perché andare oltre?».