Per il lavoratori sembra allontanarsi lo spettro della mobilità
Dopo una settimana prova di certezze, sembra aprirsi una speranza per i dipendenti della sede Amministrativa del Consorzio Agrario di via Pianodardine che rischiavano, dal primo novembre, di essere posti in mobilità a seguito delle vicende accorse ad ottobre. Nel momento in cui sembrava che il consorzio dovesse definitivamente arrestare il proprio operato (a seguito dell’ordinanza di chiusura determinata dal non rispetto dei parametri di sicurezza) e lasciare “a piedi” i venti operai coinvolti, sono stati conquistati giorni importanti e necessari per recuperare ciò che e stato perso e salvaguardare il futuro: da un lato, infatti, prosegue la protesta di lavoratori e sindacati per il recupero delle giornate lavorative perse, dall’altro si cerca di riaprire una trattativa sull’incentivazione richiesta per salvaguardare il proprio posto di lavoro.
In realtà, nel corso della settimana, l’attenzione principale si è focalizzata sui contatti tra i sindacati ed il commissario Liquidatore Tomo che, in un primo programma di rilancio del Consorzio, aveva previsto un piano di prepensionamento per i dipendenti con un premio incentivante di 7mila euro. Al rifiuto da parte dei sindacati e all’interruzione delle trattative, si è poi determinata una maggiore predisposizione al dialogo da parte del commissario. Le trattative sono, dunque, ancora aperte con una contro offerta di circa 30mila euro di prepensionamento per nove lavoratori che, in tal modo, permetterebbero di salvare il posto agli altri undici.
Anche l’assessore Provincial al Lavoro, Solimene, si era espresso a favore dei prepensionamenti ipotizzati da Tomo, considerando lo stato comatoso del Consorzio e il poco spazio riservato alle trattative. Tuttavia, sembra che per il momento ci sia, da ogni parte, la volontà di tutelare al meglio tutti i lavoratori in bilico anche se non si percepiscono imminenti risoluzioni definitive.
Il Sindaco Laurenzano, da parte sua, ha ribadito la disponibilità ad accogliere per un paio di mesi i lavoratori in difficoltà.