Mercoledì, 08 Gen 25

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L’antico treno del paesaggio è stato soppresso

La tratta Avellino-Rocchetta, inaugurata nel 1895, ha cessato di esistere, nonostante le battaglie

I binari di via Serino dove fino ad oggi correva il treno

Molti bambini non sanno che ad Atripalda esiste una rete ferroviaria che per decenni è stata il vero motore dello sviluppo della nostra provincia. Molti bambini non sanno che parte della storica tratta Avellino – Rocchetta Sant’Antonio attraversa la nostra città: un vanto per i politici che, dopo l’Unità d’Italia, si batterono per ottenere il passaggio di quei binari che significavano opportunità e sviluppo, almeno fino all’avvento del trasporto su gomma e la diffusione delle autostrade. Per Atripalda l’inaugurazione della tratta, il 27 ottobre del 1895, fu un successo soprattutto politico; tra i rappresentanti, anche Michele Capozzi che riuscì a strappare la stazione centrale al Capoluogo per trascinarla a due passi da Atripalda. Il treno passava sui ponti di via Appia, via Cesinali e via Tiratore; infine i vagoni sparivano nella galleria di via Serino. Un’offesa agli avellinesi, una grande opportunità per Atripalda. Merci e viaggiatori arricchivano commercianti e davano occasione alle famiglie di trovare opportunità di lavoro. La tratta tra Avellino e Rocchetta è lunga 119 chilometri e tocca molte cittadine irpine tra cui Salza, Montemiletto, Montella, Bagnoli, Lioni, Lacedonia e appunto Rocchetta, che fino al 1940 era comune d’Irpinia, prima di entrare a far parte della provincia di Foggia. Francesco De Sanctis, nel 1876, faceva parte di quella commissione che diede il contributo decisivo alla nascita della strada ferrata, la quale avrebbe dovuto cambiare il volto della nostra provincia. Purtroppo, l’invidia tra i deputati irpini minò fin dall’inizio la realizzazione del tracciato e alla fine, dopo mille compromessi, fu stabilito un percorso che prevedeva una linea con stazioni molto lontane dai centri abitati, preferendo seguire il corso del fiume Ofanto. Se oggi, dunque, la rete è considerata inutile, la causa è attribuibile a quella scelta e alla mancanza di proposte incentivanti per i lavoratori che avrebbero potuto utilizzarla come mezzo alternativo. Negli ultimi anni sono nati molti comitati a difesa del collegamento: tra queste, l’associazione In Loco Motivi che si è impegnata a rendere questo trasporto un “treno del Paesaggio” con racconti e percorsi storici ed enogastronomici in tutti i paesi toccati dalla tratta. Nonostante la buona partecipazione a tali iniziative, oggi, 13 dicembre la tratta Avellino - Rocchetta è stata soppressa per sempre.

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