Gli accumuli si registrano soprattutto in periferia e nel centro storico
Sta lentamente rientrando nella normalità la raccolta dei rifiuti in città. L’agitazione del personale addetto e le problematiche legate all’imminente passaggio di competenze dai comuni alla Provincia non hanno ancora trovato una definizione, tuttavia il servizio, seppure a singhiozzo, è ripartito. In città, a differenza di quanto si registra nel capoluogo e in altri paesi limitrofi, tutte le strade principali si presentano sostanzialmente sgombere da rifiuti, mentre se ne contano ancora alcune decine di tonnellate soprattutto nel centro storico e nelle periferie, anche se c’è la ragionevole speranza che in questi giorni tutte le zone saranno completamente ripulite ed il rischio che le festività natalizie di quest’anno potessero essere caratterizzate da una nuova emergenza rifiuti sembra escluso. Il personale addetto, infatti, dopo l’ultima giornata di sciopero attuata martedì scorso, non potrà più proclamare altri stati di agitazione in ottemperanza alle leggi in materia che vietano forme di protesta in determinati periodo dell’anno come quello natalizio che va da metà dicembre a metà gennaio. Il problema principale che potrebbe in qualche misura incidere sulla qualità del servizio resta quello del pessimo stato di buona parte del parco automezzi destinati al servizio di raccolta. Restano, poi, ancora in sospeso le questioni contrattuali e quelle dello spazzamento, al centro delle trattative che la Provincia, i comuni, IrpiniAmbiente ed i sindacati dei lavoratori stanno faticosamente portando avanti senza grossi risultati. Allo stato sono pochi i comuni che hanno avanzato la propria disponibilità ad occuparsi direttamente del servizio di spazzamento soprattutto per problemi di tempo e di denaro, e anche Atripalda, per il momento, non sembra interessata. Tutta la materia, comunque, in questi giorni è stata al centro dell’attività parlamentare nazionale. Mercoledì e giovedì scorsi, infatti, la Camera ha approvato la conversione in legge del decreto-legge (196/2010) recante le disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della Regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Al momento di andare in stampa ancora non era chiaro se gli emendamenti approvati abbiano introdotto novità di rilievo (si parlava, per esempio, della possibilità che la gestione dei rifiuti potesse ritornare nella competenza dei comuni) mentre sembra ormai certo che il servizio di riscossione della Tarsu spetterà ancora per un altro anno ai comuni.