Gli operatori costretti a manovre funamboliche per posizionare le salme nei loculi più in alto. Contestato il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza
Non c’è pace al Cimitero Comunale e neanche i defunti possono stare tranquilli, muti testimoni degli eventi. In questo caso possiamo dire che la tumulazione sia stata fermata proprio all’ultimo istante, grazie all’intervento di un solerte funzionario dell’Asl presente alla cerimonia, chissà se invitato o solo di passaggio nell’esercizio delle sue funzioni. Sabato scorso è stata celebrata la funzione funebre di un nostro concittadino, purtroppo scomparso a seguito di un improvviso malore. Il dolore per la perdita di un congiunto, in questi tristi momenti, non permette di ragionare più di tanto, tutto sembra scorrere, tutto è già organizzato. Una volta chiamata la ditta di Onoranze Funebri, ai parenti non resta che il dolore lasciando tutto agli addetti ai lavori, dal vestito alla bara, dai fiori al trasposto, dalla funzione in chiesa fino alla tumulazione. Con queste premesse, i familiari si sono ritrovati tutti, dopo la funzione religiosa in chiesa, al cimitero dove la bara è stata trasportata alla vecchia cappella della Filantropia. Giunti all’interno ci si è accorti che il posto era di quelli inaccessibili, settima fila in alto. La scala presente nella cappella era non idonea né all’opera che all’altezza e dunque gli addetti ai lavori, forse abituati a simili situazioni, come veri funamboli hanno portato la bara dal primo gradino fino all’ultimo, sotto lo sguardo attento di un ispettore dell’Asl che annotava accuratamente tutti i passaggi fino al collocamento nel loculo. A quel punto, l’ispettore si è qualificato con i dipendenti della ditta di onoranze funebri e con i dipendenti del cimitero che assistevano alla fase di tumulazione. Ha chiesto loro di sospendere immediatamente i lavori di opere murarie e di chiamare sul posto il responsabile della ditta e del servizio di prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro nonchè il Comando dei Vigili Urbani. Secondo l’ispettore non esistevano le condizioni previste dalla legge sulla tutela dei lavoratori in servizio, non era presente alcuna protezione per gli stessi che operavano su una scala non idonea. Sul posto si è presentato il vice comandante Sabino Picone che poi ha compilato una dettagliata relazione di quanto accaduto. La relazione è stata trasmessa alla Direzione Provinciale del Lavoro, all’ASL Dipartimento Prevenzione sui luoghi di Lavoro, al responsabile dell’UTC del Comune di Atripalda al Sindaco e al suo delegato al cimitero. L’ispettore non si è certo limitato al solo episodio della tumulazione ma ha anche dato uno sguardo in giro, riscontrando altre non idoneità come l’accesso per i portatori di handicap alla cappella, scale poste all’interno senza protezione e arrugginite, anomalie all’impianto elettrico: valuterà tutto accuratamente con una seconda ispezione. L’ispettore ha anche accertato che, al momento, il cimitero comunale è sprovvisto di regolamento cimiteriale e ne ha chiesto i motivi. La tumulazione interrotta è stata poi eseguita nel pomeriggio con mezzi idonei e nel rispetto delle normative previste dal POS, Piano Organizzativo di Sicurezza.
Commenti
Allora perchè non fare il nome di questa persona cui tutti dovrebbero ringraziare?
PER GLI ASCENSORI NON ESISTE UN PIANO DI SOCCORSO PER I PASSEGGERI E PORTATORI DI HANDICAP IN CASO DI BLOCCO, NON ESISTE UN SISTEMA DI TELEALLARME IN CASO DI BLOCCO .ALL'INTERNO DEI PIANI DELLE CAPPELLE NON ESISTONO VIE DI FUGA, NON ESISTONO ESTINTORI. L'IMPIANTO ELETTRICO E' A NORMA?......... ........