Incontro al Comune fra amministratori e sindacalisti: le posizioni, rispetto ad un anno fa, non sono cambiate
Tra le bancarelle del giovedì, quelle della Festa dell’Unità d’Italia del 17 marzo, si respirava aria di rassegnazione: per gli operatori è giunta la certezza che non sussistono, allo stato attuale, interventi strutturali, adeguamenti, spostamenti che possano rimettere in moto l’economia di un mercato che vive momenti di seria difficoltà. Sono circa una ventina i commercianti che, da mesi, non partecipano alla fiere e circa una sessantina coloro che seguono intervalli di circa due settimane. Quando c’è maltempo, infatti, gli operatori che preferiscono restare a casa e perciò il mercato si presenta a macchia di leopardo con assenze e strisce di postazioni abbandonate. In una di queste, laconicamente è stato posto un cartello che recita: “Adottate un posto al sole”. L’ultimo incontro svoltosi in Comune tra i rappresentanti di categoria e l’assessore Elio Di Pietro e il vicesindaco Enzo Aquino non ha riservato alcuna sorpresa: «Sapevamo già a cosa andavamo incontro - dice uno dei delegati -: al fatto che non ci sono proposte e che la commissione ha chiuso i lavori con un nulla di fatto». Peppino Innocenti, rappresentante per la Confcommercio, ha chiesto di visionare i progetti elaborati, di conoscere le idee rilanciate all’interno della commissione e si è esposto fino al punto di dire «Siamo pronti a contribuire economicamente a quei progetti che ci riportino al centro, ad adeguare le aree: ma dobbiamo fare qualcosa, non possiamo chiudere la faccenda così». La proposta di Innocenti è stata colta a volo dall’assessore Enzo Aquino il quale ha annunciato che, nel prossimo consiglio comunale, si parlerà di mercato. Tuttavia questo già era cosa nota poiché è il momento di presentare i risultati della commissione. Durissima la risposta di AssoApi, rappresentata da Rino Bilotto: «Di Pietro deve solo dimettersi, lui con tutta l’amministrazione. Sarebbe meglio per tutti. Hanno preso tempo, chiesto cinque mesi per dare una risposta, hanno istituito la commissione e alla fine ci vengono a dire che non è stato prodotto nulla. Intanto gli ambulanti vanno via e il mercato muore». Ma per il vice sindaco Aquino non ci sono altre soluzioni e il mercato resta a San Lorenzo: «Allo stato attuale, non ci sono altre aree che possano garantire le condizioni igienico - sanitarie minime per ospitare il mercato così com’è. Altri siti di delocalizzazione della fiera avrebbero bisogno di interventi strutturali e di adeguamento che garantiscano la sicurezza dei prodotti e l’incolumità degli avventori». Anche Di Pietro difende la scelta e chiede al sindaco di Avellino di rivedere i suoi progetti: «Se anche il Comune di Avellino sta pensando alla dislocazione in periferia del mercato settimanale, significa che la sede attuale crea una serie di problemi, sia di ordine igienico - sanitario che di tutela del pedone. Sembra, inoltre, che l’Amministrazione Galasso sia orientata a spostarlo proprio nella zona che ospita il mercato atripaldese, in via temporanea. Un orientamento che deve essere valutato con la massima attenzione giacché è volontà mia e dell’Amministrazione comunale Laurenzano, difendere l’identità del mercato atripaldese ed evitare problemi di vivibilità ai residenti della zona».