Se la Provincia risponde (con ritardo) agli appelli, il Comune è immobile. Anche a causa della crisi
Torna all’attacco il Comitato Appia - Novesoldi - Spagnola sulle questioni snodatesi tra gennaio e marzo 2011. Tuttavia alcuni aspetti appaiono in via di risoluzione (pochi), mentre altri navigano in alto mare. La prima zona d’interesse del comitato è la zona tra via Tufarole e contrada Novesoldi. Dopo le segnalazioni di marzo relative al crollo del muro dell’ex Irpina Recuperi, all’immondizia accumulata nell’ex discarica sequestrata e al parcheggio selvaggio dei tir lungo la strada, un sopralluogo svoltosi alla presenza del Comitato, del geometra Fusco della provincia e dell’assessore all’Urbanistica di Atripalda aveva prodotto la promessa di messa in sicurezza dell’incrocio. Oggi, dopo più di due mesi, l’unico intervento ad essere attualmente in atto è il rifacimento del muro crollato che crea, tuttavia, molteplici disagi: se all’immondizia e ai tir si aggiunge il semaforo necessario per regolare il traffico veicolare durante i lavori, si restringe ancor più la carreggiata. Slittamento, invece, per la realizzazione dello spartitraffico nell’incrocio. Se da un lato, però, alla Provincia assicurano che al termine della ricostruzione del muro si provvederà anche a questi altro progetto, più veloci e sicuri saranno la segnaletica, il raccoglimento delle acque piovane e alla creazione di marciapiedi da entrambi i lati. Messa in sicurezza anche per la bretella che unisce contrada Novesoldi ad Alvanite: sembra che l’assessore Troisi sia già all’opera per l’illuminazione, la segnaletica verticale e orizzontale e soprattutto per asfaltare con un sistema drenante. Procedendo verso via Appia, invece, salta all’occhio la questione sulla potatura degli alberi: l’opera promessa ma mancata è conseguenza della crisi comunale che ha fatto oltrepassare i tempi massimi. Procedendo, si percorrono circa 50 metri e ci si imbatte nell’area ex Picariello, proprietà comunale e zona vincolata dalla Soprintendenza. Per le sue inumane condizioni di trascuratezza, c’era stata la richiesta al Comune di pulizia, di abbattimento del pericolante muro perimetrale e d’innalzamento di una rete divisoria al suo posto: in verità il muro è stato abbattuto e l’area pulita dalle erbacce, ma l’opera si è limitata a questo, mentre gli scarti (assieme a tutti i materiali speciali venuti a galla) sono stati abbandonati al centro della zona, non è stata costruita alcuna recinzione e l’incuria si è riappropriata del proprio tempo favorita dall’arrivo della bella stagione.