La rotazione delle auto nelle aree blu è inferiore alle previsioni e molti utenti non acquistano i grattini. I Vigili non sanno ancora come comportarsi e i gestori sono preoccupati
La corsa ai grattini dei primi giorni è già finita e quei pochi che si vendono sono acquistati da non residenti. I cinque soci della cooperativa Punto Lavoro di Atripalda, tuttavia, tireranno le somme nei prossimi tempi sulla base dei grattini effettivamente venduti. Sulle prime battute, i tiket sono volati via a centinaia anche perché acquistati da commercianti oculati e preoccupati sia di rivenderli ai propri clienti, sia di farne scorte personali. Già il giorno seguente, però, si è registrato un netto calo di vendita. I grattini non interessano agli atripaldesi che, a quanto pare, preferiscono parcheggiare fuori mano (nelle poche aree libere di Pazza Sparavigna, del centro Storico, di Piazza Cassese e Contrada Santissimo) nonchè in divieto di sosta. Hanno svuotato il centro cittadino per affollare in modo disordinato tutte le aree residenziali, con il conseguente disagio per i cittadini ai quali sono invasi gli spazi condominiali da auto e mezzi in sosta. Nel giro di qualche giorno, il fenomeno si è accentuato e le vendite dei tiket sono calate ancora: molte delle auto parcheggiate nelle aree blu non espongono il grattino, nonostante l’invito dei parcheggiatori che chiedono di continuo l’intervento dei vigili urbani. Il controllo e la verifica del pagamento dei grattini, infatti, sono materia esclusiva dei vigili poiché i parcheggiatori, in questa prima fase, si devono impegnare solo nella vendita. Tuttavia la polizia municipale, dopo la prima ondata di multe per sosta vietata, ha girato a largo dalle zone calde. E non solo: per ora non si hanno notizie delle sanzioni elevate a chi non abbia pagato il parcheggio. Proprio l’elemento mancante, poiché fino a quando non si sarà chiarito l’importante aspetto della multa, l’esperimento sarà nullo. I parcheggiatori, infatti, sono già in allerta a causa della la mancata collaborazione con gli agenti: se i grattini non vengono venduti, sono anche pronti a rimettere il contratto nelle mani del Sindaco. Per rientrare nelle spese, infatti, ogni parcheggiatore dovrebbe vendere almeno duecentocinquanta grattini al giorno (l’equivalente di almeno quattro grattini per posto auto) per sei giorni alla settimana.
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