Segnalata la presenza di contaminazioni batteriali nel Sabato ed il sindaco ha emesso un'ordinanza, ma molti continuano ad utilizzarla per irrigare gli ortaggi. Proprio come in Germania...
L’ordinanza del sindaco c’è ma pochi la conoscono e la rispettano, come già è capitato per quella che obbligava la pulizia dei campi, per la prevenzione degli incendi, o quella sul divieto di utilizzo delle buste di plastica non biodegradabile, che molti esercizi utilizzano ancora. Ma ora ci troviamo di fronte ad un piccolo allarme che, se sottovalutato, rischia di trasformarsi in una vera emergenza igienico-sanitaria. Nei giorni scorsi, infatti, il settore ambiente della Provincia ha diramato una nota a tutti i comuni confinati con il fiume Sabato, comunicando che a seguito di analisi, era stata riscontrata nelle acque superficiali del fiume, che attraversa la nostra città, la presenza di contaminazioni batteriali, invitando i sindaci ad emanare ordinanza di divieto di prelievo, captazione e attingimento a scopo irriguo. Il sindaco Laurenzano ha subito firmato l’ordinanza che avrà durata di 18 mesi e potrà essere revocata solo nel caso in cui dalle analisi dell’Arpac di Avellino venisse accertata l’assenza di contaminazioni batteriali e, comunque, solo dopo disposizioni del settore Ambiente della Provincia. Il divieto, che è già scattato il 20 giugno scorso, arriva proprio mentre va scemando l’allarme in tutta Europa per i decessi causati dall’Escherichia Coli, un batterio presente in un fiume della Germania, le cui acque venivano utilizzate per scopo di irrigazione dei campi, contaminando ortaggi e semi. Non vi è ancora la certezza sulle cause ma sembra che ad inquinare il corso d’acqua siano stati gli scarichi nelle acque degli allevamenti bovini e suini della zona. La Provincia non dice cosa è stato trovato di preciso nel Sabato, non indica le quantità, ma lancia l’allarme, dicendo che in superficie c’è qualcosa. Da anni i cittadini, soprattutto in estate, si lamentano che il corso del fiume si presenta schiumoso, rossastro e maleodorante, soprattutto di notte. Più volte si è ipotizzato che nel Serinese ci siano aziende che scaricano abusivamente nel fiume, eppure i responsabili non sono mai stati identificati. Ora si dice che c’è inquinamento, ma non si fa nulla per evitarlo. Tutto questo mentre i contadini che confinano con il Sabato irrigano i loro orti con le acque del fiume, ancora oggi che c’è il divieto, coltivando prodotti che spesso finiscono sulle nostre tavole. L’ordinanza affida il compito di controllo alla Polizia locale, speriamo bene.
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