Giovedì, 09 Gen 25

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Abellinum, l’attesa sta diventando infinita

Il Tar di Salerno ancora non si è pronunciato sul ricorso del Ministero. Comitato, Amministrazione e cittadini non mollano ed inviano una lettera al Capo dello Stato. Coinvolto anche l’imprenditore Enzo Angiuoni per portare ad Atripalda le telecamere di Striscia La Notizia

La vicenda non siu sblocca ancora

Ancora nessun provvedimento dal Tar di Salerno per quanto riguarda la questione Abellinum ed in particolare per l’ultimo ricorso effettuato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali in riferimento alla regolarità delle modalità di consegna del terreno alla famiglia Dello Iacono, lo scorso 15 maggio. La faccenda, dunque, resta completamente in sospeso nell’attesa che l’organo collegiale del Tribunale Amministrativo Regionale si esprima in proposito e decreti se ci siano i presupposti per il ricorso del Ministero: per ora comunque, dopo la sospensiva decaduta il 30 giugno (decretata con decisione monocratica) il terreno è di nuovo nelle mani della famiglia. Dopo la consegna maggese del sito archeologico della Civita alla famiglia Dello Iacono, infatti, il Tar aveva accolto il ricorso della Soprintendenza, concessa una sospensiva fino al 30 giugno e rimandato la decisione finale ad un’udienza della camera di consiglio. Da tale data, tuttavia, non sembra essere ancora stato emesso alcun provvedimento collegiale e la situazione di stallo continua a protrarsi sine die. Al contrario, però, non c’è immobilità tra l’Assessorato alla Cultura atripaldese e la cittadinanza: nella serata di martedì19 luglio si è infatti svolta una importante riunione tra parte dell’amministrazione ed il comitato Pro Abellinum al fine di identificare tutti gli interventi mirati ad accelerare i movimenti della Soprintendenza alla luce di un recente punto di svolta, quello comunicato dal Pd cittadino e relativo alle modifiche introdotte, tramite il Decreto del Presidente della Repubblica n. 327, al Regolamento in materia di espropri: il documento permetterebbe alla Soprintendenza di acquisire il bene ritenuto di utilità pubblica anche se modificato in assenza di un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità. Il documento decreta, inoltre, che il provvedimento di acquisizione del bene può essere adottato anche qualora fosse stato annullato l’atto da cui sia sorto il vincolo, in questo caso archeologico, precedente all’esproprio o anche durante la pendenza di un giudizio per l’annullamento degli atti se l’amministrazione che ha adottato l’atto impugnato lo ritira.

Si respira aria di movimento anche tra le fila di tutti coloro che hanno antica memoria della vicenda e che, già agli albori dei primi espropri, avevano profetizzato le conseguenze odierne sulla base di incongruenze, più o meno dimostrate, nell’acquisizione dei terreni dalla famiglia Dello Iacono (a tal proposito andrebbe riletto un articolo di Andrea De Vinco pubblicato sulle pagine de il Mattino nell’aprile del 1977). Anche i cittadini d’oggi, poi, non trascurano l’importanza della loro storia testimoniale e durante la manifestazione di Shopping in Pizza sono state raccolte alcune centinaia di firme poi allegate ad una lettera indirizzata direttamente al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché, conosciuta la faccenda fino in fondo, possa prendere atto della preoccupazione atripaldese e provinciale. Coinvolto attivamente, poi, anche il noto imprenditore tessile atripaldese Enzo Angiuoni il quale, oltre ad avere un chiaro ricordo delle origini della vicenda (costituitosi sulla sua attiva partecipazione alla vita civica atripaldese), ha le sue aziende distribuite proprio nei dintorni di Mariano Comense (luogo di residenza della famiglia Dello Iacono) ma, soprattutto, ha mostrato la propria disponibilità nel far interessare programmi di denuncia quali Striscia La Notizia e Le Iene alla questione, mediante sue dirette conoscenze nel ramo.

Insomma, anche se la montagna non si smuove, sembra che un ruscello d’iniziative sia in attività per eroderla: di sicuro ci vorrà pazienza.

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Commenti  

 
#2 zio gerardo 2011-07-25 08:10
vorrei fare una dommanda a tutti i politici presenti alla manifestazione per abellinum MA I DIRITTI DEGLI ALTRI PROPRIETARI DOPO 40 ANNI LI DIMENTICHIAMO DITELO AL PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO
 
 
#1 bambino 2011-07-22 14:15
facciamo un'altra processione fino a via manfredi!!!!!!