Questa mattina era prevista la riapertura temporanea degli scavi, ma i proprietari non si sono visti. Atteso un sequestro cautelativo che darà la possibilità agli addetti della Sovrintendenza di effettuare i lavori di somma urgenza perché sembra che gli intonaci delle pareti della Domus stiano cadendo a pezzi

Gli scavi di Abellinum sono rimasti chiusi. Questa mattina, alle ore 10:30, infatti, era prevista l’esecuzione di un’ordinanza di riaccesso emessa dalla dott.ssa Adele Campanelli, Soprintendente per i Beni archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, ma la controparte, ovvero Giovanni Dello Iacono, non si è presentato e, quindi, i cancelli sono rimasti chiusi.

I responsabili della Sovrintendenza hanno già informato l’autorità giudiziaria che, con ogni probabilità, firmerà a breve un’ordinanza di sequestro cautelativo da eseguire attraverso i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale che darà la possibilità agli addetti di entrare nell’area. Anche perché, a quanto pare, dopo cinque mesi di abbandono, c’è la necessità di effettuare alcuni lavori di somma urgenza, fra cui il taglio dell’erba che attualmente deturpa i pavimenti a mosaico della domus romana e gli intonaci delle pareti, ma in particolare verificare i danni che gli affreschi hanno subito in questo periodo, rimasti esposti al sole e alla pioggia perché privi di copertura (la precedente stava per essere sostituita da un’altra definitiva prima dell’incredibile chiusura).

Il sindaco Laurenzano, l’ex assessore Palladino, la segretaria generale Curto, il comandante dei Vigili urbani Parziale, insieme ai responsabili della Sovrintendenza ed ai Carabinieri di Atripalda, hanno atteso circa un’ora che Giovanni Dello Iacono si presentasse, poi hanno lasciato l’ingresso degli scavi posto su via Manfredi. Il provvedimento del magistrato è atteso in settimana, dopodiché ci vorranno almeno due mesi per effettuare i lavori più urgenti, periodo durante il quale Abellinum non sarà visitabile dal pubblico.