Michele Porraro, 26enne originario di Atripalda, vittima di un incidente
Dolore e sconcerto per la morte di Michele Porraro, un 26enne di Mercogliano, originario di Atripalda, che alla guida di uno scooter si è scontrato venerdì scorso contro una Smart all’incrocio tra Rampa Santa Maria delle Grazie e Via Circumvallazione ad Avellino. Sulle responsabilità dell’incidente ci sono ancora le indagini in corso, è bastato solo l’esame esterno del corpo del povero Michele per capire le cause del decesso avvenuto per le ferite riportate agli organi interni. Devastante infatti l’impatto che ha lesionato fegato e milza, mentre l’altro ragazzo a bordo del mezzo, balzato sull’asfalto ha riportato solo escoriazioni e ferite guaribili in pochi giorni. I funerali si sono svolti nella chiesa di Torelli di Mercogliano, dove da anni abitava la famiglia Porraro, originaria di Atripalda, dove Michele aveva la nonna e le zie, una famiglia conosciuta e stimata. Michele Porraro aveva due grandi passioni, il lavoro e la bici, hobby che coltivava proprio con gli amici del “Circolo Amatori della Bici di Atripalda” di cui il 26enne faceva parte. Michele infatti da poco si era sistemato in Liguria, un posto fisso dopo tanto lavoro precario in Irpinia, per lui e la famiglia una grande gioia, con un futuro davanti e tanti progetti. Ma venerdì scorso Michele dopo aver salutato tutti gli amici di Atripalda si stava recando ad Avellino da altri amici, quando in quel maledetto incrocio ha trovato la morte. Non sono chiare le dinamiche dell’incidente, gli inquirenti ci stanno lavorando, ma Michele non è morto per l’impatto con la Smart, ma solo perché il manubrio dello scooter gli ha devastato fegato e milza. Inutili i soccorsi, Michele si è spento sognando una vita migliore.
Il ricordo degli amici del "Circolo Amatori della Bici"
Venerdì doveva essere una serata di gioia e spensieratezza, una di quelle che spesso coinvolgono tutti noi del Circolo. Ed in parte lo è stata grazie anche a te, te che ne eri parte e lo sarai sempre Michele.
Il destino, l’infame destino di chi ha appena iniziato ad assaporare le prime gioie della vita.
Quella vita fatta di studio, fatta dei primi impieghi saltuari, poi fissi ma da precari e quando finalmente il meritato impiego ospedaliero arriva, proprio quello per cui avevi studiato tanto, pensi che adesso inizia la vita, invece no. C’è il destino la ad aspettarti!
Quel destino spietato che prima, pochi minuti prima, ha voluto farti rivedere i tuoi amici delle due ruote a pedali, quelli di tante sfacchinate insieme e poi? Poi il nulla!
Quella notte hai lottato ma l’ultima salita è stata infame.
Quel maledetto nastro di asfalto che ti ha portato via per sempre Michele fa parte del destino, quel destino che ognuno di noi intende di avere scritto ma non sa dove e che tu hai conosciuto troppo in fretta.
Sappi che tutta la comunità avrà di te sempre il ricordo di ciò che eri e del tuo immenso sorriso.
Il Circolo tutto si stringe intorno alle famiglie Porraro e Saveriano.
Ciao Michele.