Giovedì, 09 Gen 25

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Occupato per protesta il centro “Aprea”

La struttura è stata ultimata, ma non ancora consegnata. Il presidente della cooperativa spera negli impegni assunti con l’Utc

La struttura dev'essere collaudata

Nella giornata di lunedì il centro sociale di contrada Novesoldi è stato occupato dai volontari dell’associazione Aprea. La protesta è nata dal fatto che la struttura, interessata da mesi da lavori di adeguamento, non è ancora stata consegnata dall’impresa. Infatti, grazie alla finanziamento del progetto “Senza Barriere”, la Regione Campania stanziò cinquecentomila euro per la realizzare un centro polivalente nella struttura a contrada Novesoldi, che ospiterà circa 22 ragazzi. L’Associazione di cultura e volontariato Aprea, è attiva sul territorio da venti anni, ed è da sempre impegnata nel sociale, riservando un’attenzione particolare alle persone con disabilità sia fisica, sia psichica, promovendo molteplici progetti. Da gennaio 2010, le attività dell’associazione sono state ospitate nella sala parrocchiale della chiesa San Pio di contrada Alvanite ma, le carenze della struttura, soprattutto del tetto, impossibilitano lo svolgimento delle attività. La decisione di occupare il centro sociale è scaturita dalle lentezze burocratiche del Comune, che ancora non ha collaudato l’immobile di contrada Novesoldi. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale, che avrebbero denunciato il presidente dell’associazione Franco Fioretti. Nella mattinata di martedì si è tenuta un’importante riunione al Comune di Atripalda tra il gruppo e le istituzioni. Il riscontro della trattativa sembra essere stato positivo come ci ha detto anche Franco Fioretti: «La riunione si è svolta all’ufficio tecnico comunale, erano presenti l’ingegnere capo, il rappresentante del piano di zona, il Comandante dei Carabinieri di Atripalda insieme a tutti i genitori dei ragazzi del centro. Si è raggiunto un accordo per far sì che a dicembre il centro possa essere riconsegnato, ma intanto l’Ufficio tecnico si è impegnato in questi giorni a sistemare la struttura ad Alvanite, dove dal tetto scorreva dell’acqua, affinché, da lunedì prossimo possano ripartire le nostre attività. Siamo arrivati a questa soluzione, con la speranza che i tempi vengano rispettati, visto che c’è la volontà di tutti di farsi carico della questione dopo la nostra protesta, avvenuta per far emergere il problema, soprattutto per i ragazzi che da due mesi e mezzo non potevano andare da nessuna parte, un luogo che per loro rappresenta una parte grossa del loro vivere ed è una cosa reale che ai ragazzi manca. Per quanto riguarda la struttura a Novesoldi, si tratta solo di sistemare i documenti relativi all’apertura.Vogliamo credere nella veridicità della cosa, anche perché quest’anno ricorre il ventennale dell’associazione e speriamo di fare una gran bella festa inaugurando la struttura nuova. Voglio ringraziare tutte le associazioni di Avellino che ci hanno appoggiato e tutte le persone che ci sono state vicine nel momento del bisogno soprattutto adesso che il sociale è bistrattato è confortante il sostegno alle persone che necessitano aiuto».

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