Giovedì, 09 Gen 25

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Dopo aver lottato contro una grave malattia si è spento Antonio Cassese

È morto stanotte nella sua abitazione di Firenze, aveva 74 anni. Ha dedicato la sua vita a combattere ogni violazione dei diritti umani

Antonio Cassese

È morto questa notte nella sua casa di Firenze: Antonio Cassese, nato ad Atripalda, nel 1937, figlio dello storico Leopoldo Cassese, si è spento dopo aver a lungo lottato contro una grave malattia. E’ stato un giurista, scrittore, docente di diritto internazionale, negli ultimi anni collaboratore di prestigiose riviste e del quotidiano Repubblica. Laureatosi all’Università di Pisa, così come il fratello Sabino, entrambi allievi del prestigioso collegio medico-giuridico, l’attuale Scuola Superiore Sant’Anna, Cassese nel 2004 era stato nominato da Kofi Annan alla presidenza della Commissione internazionale d’inchiesta dell’Onu sui crimini del conflitto del Darfur.

Nel 2009, il giurista italiano era diventato primo presidente del Tribunale speciale per il Libano, inaugurato il primo marzo dello stesso anno a Leidschendam, periferia dell’Aia, carica dalla quale Cassese si era ritirato proprio per ragioni di salute il 9 ottobre scorso. Autore di diverse pubblicazioni sia tecniche che divulgative faceva parte del comitato scientifico di Biennale Democrazia. A livello internazionale si era battuto contro ogni violazione dei diritti fondamentali delle persone, ricoprendo incarichi importanti tra i quali quello di presidente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani o degradanti e di primo presidente del Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia.

Figura di alto profilo, Antonio Cassese è stato ricordato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano nel suo messaggio di cordoglio: “E’ stato un maestro di cultura giuridica e un esempio di impegno civile al servizio della causa della giustizia, della democrazia e dei diritti umani”. Parole di encomio e cordoglio anche dal ministro degli Esteri Franco Frattini. “Perdiamo una mente illuminata, un uomo coraggioso, un punto di riferimento solido e prezioso. Rivolgo un pensiero riconoscente e commosso a un giurista che ci lascia in eredità non solo un valoroso patrimonio di studi accademici di eccezionale livello nel solco di una prestigiosa tradizione familiare, ma anche un altissimo servizio in fori internazionali dove ha dato lustro all’Italia, impegnandosi per la promozione e l’affermazione dei diritti fondamentali della persona umana. Il Professor Cassese ha saputo coniugare il rigore della dottrina e la profondità della sua competenza giuridica con il coraggio delle sue posizioni, ispirate da onestà intellettuale e acuta visione dei drammatici fatti che è stato chiamato a giudicare in fori internazionali la cui delicatezza ha richiesto, a unanime giudizio, l’apporto della sua saggezza”.

Note di cordoglio sono giunte alla famiglia da ogni parte del mondo, soprattutto dagli ambienti internazionali dove il Professore era stimato ed apprezzato. Meno di un anno fa Antonio Cassese era tornato città in occasione del cinquantesimo anniversario della morte del padre Leopoldo. Negli ultimi mesi aveva combattuto contro un brutto male, le sue condizioni sono peggiorate in questi ultimi giorni, dopo le sue dimissioni. La morte è giunta questa notte alla presenza dei suoi familiari.

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