Gli operai di Irpiniambiente stanno scioperando per chiedere il rinnovo del contratto Federambiente. Domani sit-in in Prefettura. Le scuse dell’assessore De Vinco

“A causa di un’agitazione degli operai a livello nazionale, il servizio di raccolta rifiuti e spazzamento previsto per le giornate di lunedì e martedì non sarà effettuato. Pertanto, mi scuso a nome dell’Amministrazione per i disagi che saranno arrecati ai cittadini e ai commercianti della città del Sabato. Continueremo a monitorare la situazione con grande attenzione in questi giorni, tenendoci pronti a intervenire in casi di emergenza su tutto il territorio comunale”. Così in una nota, Maurizio De Vinco, in qualità di Assessore delegato all’Ambiente del Comune di Atripalda, annuncia ciò che già da un po’ era nell’aria e minava la calma apparente dei dipendenti di Irpiniambiente. Un blocco inevitabile e proclamato un mese fa, scaturito da una serie di promesse venute meno da parte delle istituzioni che avevano illuso gli operai di ascoltare e andare incontro alle loro richieste. Una mobilitazione alquanto prevedibile, che interessa tutto il settore a livello nazionale ed indetta in modo compatto da Cgil, Cisl, Uil, Fiadel e Ugl, come segno di protesta per il rinnovo del contratto nazionale da parte dell’associazione Fise-Assoambiente.

Le serie motivazioni che hanno spinto i dipendenti di Irpiniambiente a incrociare le braccia per 48 ore sono sempre le stesse, come l’eccessiva privatizzazione, i pesanti tagli subiti dalla categoria, il mancato rinnovo del contratto, scaduto ormai da 13 mesi e la richiesta dell’adozione del contratto Federambiente, che tutela maggiormente i lavoratori e i costi del servizio. Anche a detta dei sindacati, il raggiungimento del contratto unico di settore come strumento utile a regolare la liberalizzazione dell’igiene ambientale, a contrastare la logica delle imprese che il più delle volte scaricano sui salari i mancati pagamenti delle Amministrazioni Locali e base principale per offrire maggiore sicurezza del lavoro oltre che un’alta qualità del servizio prestato ai cittadini.

La giornata di domani (martedì) sarà molto intensa, infatti, oltre allo sciopero è prevista una manifestazione ad Avellino, con concentramento nei pressi del Tribunale e sit-in conclusivo davanti alla Prefettura, prima e dopo alla Provincia. Oltre il danno per la classe operaia, a subire i notevoli disagi saranno soprattutto i cittadini e le Amministrazioni che dovranno al meglio fronteggiare l’emergenza e l’eccessivo accumulo di rifiuti. Tutto ciò mentre il Piano regionale della gestione dei rifiuti urbani approda nel parlamentino provinciale per la discussione e la definitiva approvazione. Il piano prevede la realizzazione di un termovalorizzatore per lo smaltimento di 6 milioni di eco balle e di altre discariche su tutto il territorio campano. L’Europa vuole anche delle risposte in merito alla riduzione dei rifiuti e dell’aumento della differenziata. Questa volta Bruxelles non perdona, la condizione dei rifiuti in Campania è ormai insostenibile per questo esige concrete soluzioni in tempi ristretti, altrimenti procederà a multare l’Italia di 516 mila euro al giorno, a discapito della già evidente crisi economica. La Regione riuscirà a vincere la lotta contro il problema rifiuti? Ma soprattutto quale sarà la sorte degli operai di Irpiniambiente?