Le precipitazioni non accennano a placarsi e le previsioni non lasciano scampo fino a sabato. Stanno per saltare definitivamente i “festeggiamenti” in onore del santo patrono
Da qualche ora ha ripreso a nevicare abbondantemente e la città è sempre più in ginocchio. Come annunciato, il sindaco Laurenzano ha emanato sia l’ordinanza di chiusura delle scuole, sia quella dell’obbligo di catene a bordo, sia quella di sospensione del mercato. La neve si sta posando rapidamente vanificando il lavoro di quanti si stanno dando da fare per spalarla. E le previsioni, purtroppo, non inducono all’ottimismo. Almeno fino a sabato sono previste precipitazioni nevose, con una riduzione d’intensità solo nella giornata di giovedì.
E, a proposito di giovedì, giorno di San Sabino, la processione sembra ormai sul punto di essere annullata, anche perché le strade sono ghiacciate ed il rischio di cadute è molto elevato. L’intenzione del parroco don Enzo De Stefano era di anticiparla di nuovo al mattino, al termine della messa delle 11:30, officiata da S.E. il Vescovo di Avellino, mons. Francesco Marino, impegnando esclusivamente le strade sgombre dalla neve, ma le precipitazioni che si registrano ancora in queste ore fanno sì che la decisione verrà assunta definitivamente solo domani mattina. Invariato, invece, almeno al momento, sia l’orario delle messe (una ogni ora a partire dalle 7:00) che la distribuzione della Santa Manna.
Ancora in dubbio, invece, l’accensione del falò in Piazza per domani sera, alle ore 19:30. Il sindaco Laurenzano sarebbe intenzionato ad autorizzarne uno di modeste dimensioni, da accendere simbolicamente per rispettare la tradizione, ma si registrano delle resistenze da parte dell’Ufficio tecnico che ritiene non poter distrarre uomini e mezzi dall’emergenza.
Annullate, infine, le iniziative previste dal Comitato festa per domani sera in Piazza Umberto I (degustazione di piatti tipici e balli popolari) mentre è confermata, per domenica, 12 febbraio, alle ore 12:00 in Piazza, l’estrazione dei biglietti vincenti della Lotteria di San Sabino.
L’Ufficio stampa del Comune, intanto, con un “dispaccio” diramato ieri sera, è tornata sull’episodio dell’ “aggressione” al volontario, con la testimonianza dell’interessato.
19:42 - «Mi piacerebbe sensibilizzare l’opinione pubblica atripaldese e dire ai ragazzi di avere rispetto per il lavoro dei volontari della Protezione civile in questi momenti di criticità», così Antonio Zinco, 68enne pensionato di Atripalda che, sabato mattina, è stato protagonista di un increscioso episodio in piazza Umberto I. «Eravamo a bordo di uno spazzaneve, intenti a ripulire le strade del centro di Atripalda, quando siamo stati bersaglio delle palle di neve di un folto gruppo di ragazzi - spiega il signor Zinco - eravamo con le porte dello spazzaneve aperte e, non riuscendo a difendermi dalla neve, sono stato costretto a scendere, mentre l’autista ha continuato il suo percorso con il mezzo. A quel punto, colpito da altre palle di neve, sono scivolato a terra: mi sono volati via gli occhiali e anche il cappello». A causa di quella caduta il signor Zinco ha riportato una frattura al braccio destro: «In un primo momento, avevo deciso di non farmi curare, ma il dolore continuava e così mio figlio mi ha portato in ospedale, dove mi hanno visitato, fasciato in maniera rigida il braccio, dandomi una prognosi di trenta giorni per la guarigione - continua il 68enne pensionato che è rimasto a casa e non ha potuto partecipare alle operazioni della Protezione civile, né domenica né oggi - sono amareggiato, non è giusto trattare in questo modo chi lavora per la comunità atripaldese in un momento di difficoltà. Uno scherzo può essere bello quando dura poco, ma non quando causa problemi a una persona che fa il suo dovere». Il signor Zinco ha avuto la solidarietà del Sindaco Aldo Laurenzano: «Ringrazio il Sindaco e gli amici che mi sono stati vicini - conclude - per me la cosa finisce qui, non ho intenzione di sporgere nessuna denuncia e l’ho detto anche ai carabinieri, sono un pensionato e voglio solo stare tranquillo. Mi piacerebbe, se volete fare un articolo, che diciate che non ci si comporta così, ma si deve collaborare tutti insieme nei momenti di difficoltà».
Sull’argomento è intervenuto il consigliere La Sala, mentre il Partito democratico ha diffuso una nota di ringraziamento ai volontari che si stanno prodigando per affrontare l’emergenza.
Commenti
Per Mario dopo quasi una settimana sono arrivati a Cda Giacchi.
Ma se fosse successo un terremoto? Come sarebbe andata a finire?