Le nevicate hanno concesso una tregua e la tradizione del rito propiziatorio è stata rispettata
Come da tradizione, il sindaco Laurenzano, insieme al coordinatore del Comitato festa San Sabino, D’Agostino, hanno acceso il falò comunale in Piazza Umberto I. Intorno al simbolo della “rinascita” contadina, fatto proprio dalla religione Cattolica e dai fedeli di San Sabino, si sono raccolte alcune decine di persone che hanno seguito tutte le fasi del rito propiziatorio, dalla benedizione del parroco don Enzo De Stefano (affiancato dal parroco di Santa Maria del Carmelo, don Ranieri Picone) fino al momento dell’accensione delle fascine di legno accatastate da Sergio Argenio e dai soci della cooperativa “Punto Lavoro”. Pochi (o nessuno) i dipendenti comunali, impegnati evidentemente a gestire l’emergenza-neve, mentre si sono intravisti il vicesindaco De Vinco, l’assessore Palladino, i consiglieri Moschella e Troisi. Presente anche il comandante dei Carabinieri di Atripalda, Costantino Cucciniello e il cav. Gennaro Marena, presidente onorario del Comitato festa. Proprio qualche minutio prima del rito, è cominciata una leggera pioggia che ha accompagnato l’intera “cerimonia”.
Commenti
Ma evidentemente non sono e non si sentono puliti.
pensate solo a fare chiacchere di paese,prendete palo e picco e andate ad aiutrare coloro che ne hanno bisogno non vi sembra giusto?
forse voi non avete mai lavorato.
Si informi e così verra' a conoscenza di cosa sono stati capaci di fare.