Alla ripresa delle lezioni dopo l’emergenza neve, l’impianto di riscaldamento questa mattina non è entrato in funzione. Il guasto è già stato riparato, ma i genitori hanno protestato e le responsabilità non vengono fuori

Amara sorpresa, questa mattina, per gli alunni della Primaria di via Manfredi, tornati a scuola dopo 13 giorni di “vacanza” a causa dell’emergenza neve: l’impianto di riscaldamento dell’istituto non è andato funzione a causa di un blocco dovuto, probabilmente, al congelamento dell’acqua nelle condutture. Il tecnico incaricato della manutenzione sarebbe stato avvertito dai bidelli intorno alle 7:45, riuscendo a far ripartire l’impianto intorno alle 9:00, ma, nel frattempo, i genitori che hanno accompagnato i bambini a scuola, fra le 8:00 e le 8:30, hanno protestato vibratamente e qualcuno, molti o pochi ancora non è chiaro, ha preferito riportare i propri figli a casa.

«La colpa non è certamente del Comune - ha già dichiarato l’assessore alla Pubblica istruzione, Palladino -, fino a ieri l’impianto funzionava perfettamente e se stamattina si è verificato un guasto credo che avrebbe dovuto essere cura dell’Amministrazione scolastica sollecitare un intervento urgente. Viceversa, noi siamo stati informati direttamente da qualche genitore e ci siamo preoccupati subito di far intervenire la ditta che cura la manutenzione. Il Comune non può assumersi la responsabilità di ogni cosa che accade».

«Non condivido la posizione del Comune - ha, invece, commentato il direttore Parziale -. Già da ieri abbiamo segnalato che l’impianto di riscaldamento necessitava di una verifica, ma non ci risulta sia stata effettuata. Il personale della scuola fa più di ciò che gli compete mentre è il Comune che dovrebbe preoccuparsi di verificare il corretto funzionamento degli impianti. Solo per caso, per esempio, abbiamo scoperto pochi giorni fa che l’impianto idrico antincendio della scuola di via Roma è fuori uso».