Domenica, 29 Dic 24

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Influenza A, nessun allarmismo

Attiva la campagna vaccinale e le scuole non presentano bilanci drammatici.

Cresce anche in Irpinia la diffusione della nuova influenza A, generata dal virus H1N1 e degenerata in pandemia influenzale. Il virus si è largamente diffuso in tutte le aree della provincia (27 casi riconosciuti in Irpinia e 5 ad Atripalda) e colpisce soprattutto la fascia della popolazione più giovane, con le stesse modalità di una normale influenza se non per i repentini picchi di temperatura. Per i bambini al di sotto dei 10 anni è stata giudicata positivamente la vaccinazione doppia, approvata dall’OMS e dall’Emea, somministrata in due dosi e a tre settimane di distanza.Tale vaccino è gratuito ed è distribuito dai servizi sanitari pubblici.

Il paradigma della situazione sembra essere quindi “calma e cautela”, prevenzione di base e prevenzione medica per i soggetti a rischio, ma soprattutto tanta informazione: numerosi sono gli incontri di confronto ed approfondimento in tutta la provincia, come quelli portati avanti dal Moscati di Avellino e quello tenutosi martedì 10 novembre nella sala Giunta del Palazzo Municipale tra l’amministrazione, l’assessore delegato all’istruzione Foschi, il direttore sanitario di Atripalda e i dirigenti scolastici delle scuole della città.

Tutti i Dirigenti scolastici hanno rappresentato una situazione di semi-normalità, avendo rilevato modesti incrementi del tasso di assenza per malattia rispetto al consueto trend stagionale. In particolare nel circolo didattico, elementari e materne, si è registrato nell’ultima decade di ottobre un incremento del 35% delle assenze, che è andato scemando dagli inizi di novembre ad oggi. Stessa situazione, se non addirittura più contenuta, quella della Scuola media, dove si sono registrati dei picchi solo verso la fine di ottobre. Quasi irrilevante l’aumento delle assenze al “De Caprariis”. Molto interessanti gli interventi dei sanitari che hanno spiegato come sia sufficiente assolvere ai normali compiti di pulizia ambientale con semplici e noti prodotti igienizzanti (es. varechina) ed assicurare una frequente aerazione delle aule per minimizzare i rischi di contagio. Per quanto riguarda l’igiene personale stesso discorso: il virus AH1N1 è estremamente delicato, pertanto è sufficiente lavare frequentemente le mani con normali saponi. Per quanto attiene l’opportunità di vaccinarsi o di far vaccinare i propri figli, si raccomanda di contattare il proprio medico di famiglia che, essendo l’unico a conoscere la storia del paziente, può stabilire se si tratti o meno di un soggetto a rischio. Unanime è stato il coro di denunce verso un battage mediatico che crea un clima di ingiustificata apprensione, anche in considerazione dei ripetuti inviti alla calma da parte di esperti del Ministero della salute. L’Amministrazione Comunale, pertanto, invita la cittadinanza ad osservare le quotidiane e semplici regole di igiene, sufficienti a contenere il rischio di contagio.

E proprio su questa scia, nonostante la popolazione scolastica irpina sia decimata, non è stata prevista dal Ministero dell’Istruzione la chiusura delle scuole anticipata ma si lascia alla discrezione dei dirigenti scolastici sospendere le lezioni temporaneamente per permettere la disinfestazione degli ambienti.

Per il momento la somministrazione vaccinale è destinata alle categorie a rischio che comprendono gli operatori sanitari e a maggior contatto con il pubblico, i soggetti affetti da altre patologie (tra cui anche l’obesità patologica), le forze dell’ordine e simili. Nel distretto sanitario dell’Asl di Avellino intanto, dal principio della campagna vaccinale iniziata lunedì 9 novembre, dei 3000 vaccini ricevuti, il 10% è stato impiegato per gli operatori sanitari, ed il 30% per i soggetti a rischio, di cui solo una parte si è sottoposta alla vaccinazione. I medici di base sembrano essere discordi sulla necessità di tale tutela: c’è chi è completamente favorevole poiché, limitare la diffusione del virus potrebbe limitarne anche la possibilità di mutazione, e c’è chi vi si oppone ritenendo il vaccino frutto di una sperimentazione troppo breve e l’influenza innocua quanto la normale stagionale. I decessi che si sono registrati fin ora, infatti, hanno avuto nell’influenza A solo una concausa di altre gravi patologie che già indebolivano l’organismo dei soggetti colpiti. Però, mentre i destinatari del vaccino fuggono, la popolazione over 65 lamenta l’impossibilità di tutelarsi. Gli anziani in salute, ad ogni modo, risultano i più immuni poiché hanno affrontato l’influenza del 1977, il cui virus apparteneva allo stesso ceppo. Il commissario Straordinario dell’Asl di Avellino, invita comunque tutta la popolazione provinciale a rischio a sottoporsi alla vaccinazione e a seguire le direttive ministeriali.

Il concetto principale resta la necessità di nessun allarmismo né pessimismo poiché sembra che questa influenza abbia un tasso di mortalità inferiore a quello della normale stagionale e che, inoltre, stia pian piano scemando.

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