Finale degli Europei sul maxischermo grazie all’iniziativa di alcuni commercianti e del “presidente” Iannaccone. E se tutto va come deve andare, assalto alla… fontana
Atripalda si prepara a vivere la sua “notte magica” e a spingere gli Azzurri di Cesare Prandelli alla vittoria del titolo continentale di calcio contro “le furie rosse” di Vincente Del Bosque. Domani sera, in Piazza Umberto I, un maxischermo allestito per l’occasione trasmetterà le immagini della finale di Kiev: le giocate di Pirlo, le invenzioni di Cassano, inseguendo un gol dell’eroe di Varsavia, Mario Balotelli (ma andrebbe bene anche un autogol di un difensore spagnolo o… una deviazione involontaria dell’arbitro, il portoghese Proenca). E, perché, no, magari al 90° (o al 120° e oltre), con o senza costume, la fontana in cui si rispecchiano i Caduti di tutte le guerre, accoglierà i tuffi liberatori dei tifosi in festa, ubriachi di gioia tricolore e…
Proprio sperando nei gol degli Azzurri e nella gioia collettiva che la conquista dell’Europeo provocherebbe, a rispolverare gli scarpini del capocannoniere e scendere in campo è stato Gerardo Iannaccone, “presidente” della rediviva AssoCia (l’associazione dei commercianti e degli artigiani) e titolare del Bar Cliquot, che, messe da parte panchine e sgambetti, dopo una triangolazione con i colleghi Di Maio (Dulcis in Furno) e Marciano (Enoteca Tre Bicchieri), ha piazzato un colpo proibito alle gementi casse del Comune: il seipertre in Piazza nella sera della finale che vale il titolo di Campioni d’Europa. Della serie: quando la pubblicità va oltre il commercio e diventa l’anima della città.
Tutto è pronto: il maxischermo, il proiettore, il decoder collegato alla Farmacia Aquino e le immancabili trombe (le bottiglie di spumante, per scaramanzia, non si sa ancora dove siano nascoste).
Mille, duemila… centomila Atripaldesi, chi prima, chi dopo (perché una cosa è certa: l’Italia vincerà!), invaderanno piazza Umberto I fasciata di verde, bianco e rosso.
E lunedì sarà un altro giorno, di caldo, di pensieri e di speranza perché sognare, si sa, non costa nulla…
Commenti
Grazie GERARDO IANNACCONE .
Marco