L’inizio delle lezioni ha corso il rischio di slittare per ritardi nei lavori di manutenzione. Ancora da sciogliere i nodi legati alla mensa e ai libri ministeriali. Intanto, la “Masi” è sempre a rischio accorpamento
L'Istituto comprensivo di Atripalda ha rischiato seriamente di aprire i battenti il 17 settembre. Il motivo? Il ritardo nell'esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria da parte dell'Amministrazione comunale, dopo i danni causati dalla nevicata dello scorso febbraio. Un'ipotesi che è stata bocciata in maniera decisa e netta dal dirigente Elio Parziale e dalla collega Maria Angela Medugno, giacché nel discorso era coinvolta anche la Scuola media Masi. «E’ impensabile procrastinare l'inizio delle lezioni sol perché gli operai del Comune sono impegnati nella sistemazione della pensilina di via Roma e dei pluviali di via Manfredi - spiega il direttore Elio Parziale. I ritardi, in verità hanno riguardato ma anche la gestione delle cedole per l'acquisto dei libri che ha costretto l'Istituto comprensivo a veri e propri tour de force per preparare il materiale ed evitare disagi ai genitori. Sul tappeto resta da affrontare ancora la questione mensa e, più in particolare, quella dei ticket: «Nell'ultimo incontro che abbiamo avuto, l'Amministrazione comunale ha accettato la proposta del Consiglio d'Istituto e dei genitori di passare dal pagamento forfettario a quello del consumato - continua Parziale - siamo in attesa che si possa realizzare questo passaggio». In pratica, dal prossimo gennaio, i genitori si faranno carico soltanto dei pasti effettivamente consumati dagli studenti. Restano da definire le modalità di pagamento e le variazioni degli introiti per le casse comunali: nel primo caso si pensa all'introduzione di badge elettronici o tessere a esaurimento, nel secondo caso sarà fondamentale stilare un report di costi e ricavi per l'Ente comunale.
Il Consiglio di circolo, intanto, ha deliberato un orario provvisorio dalle 8,15 alle 12,45 fino al 30 settembre (8,15-13,15 dal 1 ottobre) per le scuole elementari, mentre per le materne l'orario sarà 8 - 13 fino a fine settembre e poi dal primo ottobre 8,25-15,30.
E anche la “Masi” ha i suoi “problemi” perché il rischio accorpamento, evitato in extremis lo scorso anno, è reale e incombente: troppo pochi i 332 iscritti di quest'anno per garantire autonomia e sopravvivenza all'istituto di via Pianodardine. Il numero di iscrizioni è stato praticamente lo stesso rispetto allo scorso anno (329 contro 332), ma la soglia di 600 studenti per poter conservare l'autonomia e la sede è irraggiungibile se si tiene conto della natalità e della "dispersione" scolastica (genitori atripaldesi che decidono di iscrivere i propri figli ad Avellino). «Entro il prossimo dicembre si dovrà affrontare necessariamente questa problematica - spiega la Dirigente Angela Rita Medugno - aspettiamo le proposte dell'Amministrazione provinciale e di quella comunale, altrimenti si riproporrà la situazione dell'anno passato, quando la Masi si sarebbe dovuta accorpare all'Istituto di Manocalzati. Certo, per evitare questo accorpamento, sarebbe auspicabile accorpare la scuola media con quella elementare: così facendo Atripalda avrebbe il proprio polo scolastico e il dirigente sarebbe Elio Parziale». E proprio Parziale ha precisato che: «Se in Campania siamo in ritardo rispetto alle altre regioni italiane sulla problematica del dimensionamento scolastico, ad Atripalda il problema non è stato ancora affrontato: ci troviamo di fronte alla necessità di dimensionare i nostri istituti scolastici per evitare disservizi (due dei principali sono quelli del personale Ata e dell'assenza di un Dsga, ovvero dell'ex segretario comunale, a tempo pieno: prerogative negate a un istituto come la Masi) per studenti e genitori».
Commenti
CON QUALE RISPETTO FAR TORNARE LE PERSONE IL LUNEDI'?
COME MAI PER CHI AVEVA PRENOTATO, STAMATTINA SI E'
RITROVATO SENZA O CON LIBRI MANCANTI?
VISTO CHE HANNO EVIDENZIATO SOLO LA CONSEGNA DI MATTINA,COME MAI QUALCUNO HA POTUTO RITIRARE IERI POMERIGGIO?
CREDO CHE PER QUESTA SITUAZIONE SI E' ARRIVATI AL COLMO E ALLA VERGOGNA ,MI AUGURO CHE IL PROSSIMO ANNO SI TROVI UNA PIU' CORRETTA SOLUZIONE ALTRIMENTI CREDO CHE LA MAGGIOR PARTE DEI GENITORI ANDRA' ALTROVE...
P.S. NON DISPIACEREBBE ANCHE UN PO' DI CORTESIA DA PARTE DI QUESTE PERSONE VISTO CHE NON CI STANNO FACENDO UN FAVORE,POTEVANO ANCHE RIFIUTARE LA CONSEGNA SE CIO' PROCURAVA IN LORO UN TALE SCOCCIAMENTO TANTO DA RIVOLGERSI A QUELLI CHE POTEVANO DIVENTARE LORO CLIENTI CON STRAFOTTENZA E [...]....Grazie
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NdR - Ha ragione, per comprensivo si intendeva che comprende la Primaria e l'Infanzia... Ma è vero, non è corretto. Grazie