Il prefetto ha diffidato i comuni che non raggiungono l’obiettivo minimo del 50%. Se ciò non accadrà, arriverà un commissario ad acta che si occuperà di avviare il "porta a porta"
Fra tre mesi l’«assessore» all’Ecologia sarà un commissario prefettizio se il Comune di Atripalda non segnerà una percentuale di raccolta differenziata almeno pari al 50%: è questo l’avvertimento che il prefetto di Avellino, Umberto Guidato, attraverso una formale diffida, ha lanciato ai comuni irpini (fra cui Atripalda) che non hanno raggiunto l’obiettivo minimo del 50% di raccolta differenziata entro l’anno 2011.
Per quanto ci riguarda il dato sulla differenziata del 2011 è del 27% (e nei primi sette mesi del 2012 è “salito” al 30%) dunque circa la metà dell’obiettivo minimo fissato dal rappresentante di governo.
Decorso il termine di 90 giorni, il Prefetto nominerà un commissario ad acta che si occuperà delle procedure per avviare la raccolta differenziata spinta.
Intanto, già con il mancato raggiungimento della soglia del 50% entro il 2011, i comuni diffidati si ritrovano a dover sborsare una imposta aggiuntiva del 40% rispetto alla normale tariffa (109 euro per tonnellata) pagata alla provincializzata per lo smaltimento dei rifiuti.
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Chiedete agli autisti dell'ASA che fanno di tutti i contenitori un unico viaggio.
Che centra Prezioso?