Alla presenza di autorità civili e militari il Vescovo Francesco Marino ha celebrato la funzione e benedetto il cantiere
“Affidiamo alla Madonna del Monte Carmelo la nuova chiesa, affidiamo alla Madonna i nostri cuori e le nostre anime, perché con la fede e con Gesù Cristo possiamo elevarci a Dio” così S.E. Mons. Francesco Marino ha aperto la celebrazione della posa in opera della prima pietra all’interno del cantiere dove dovrà sorgere la nuova chiesa e il centro parrocchiale di “Santa Maria del Carmine” di Contrada Spagnola, attualmente Via Antonio De Curtis, progettata dal noto architetto Giovanni Ascanelli. Molti fedeli hanno assistito alla benedizione e alla posa della pietra benedetta dal Vescovo, posta al centro dell’area che presto aprirà ad operai, tecnici e progettisti. Sul palco insieme al Vescovo Mons. Francesco Marino, c’erano anche Don Ranieri Picone e altri prelati, tra i presenti anche, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Col. Giovanni Adinolfi, il maresciallo Costantino Cucciniello, Don Enzo De Stefano, il Sindaco di Atripalda Laurenzano, il Comandante della Polizia Municipale Ten. Sabino Parziale, i rappresentanti delle associazione cittadine tutti i candidati a sindaco delle prossime elezioni e molti dei candidati alla carica di consigliere comunale. Hanno partecipato all’evento anche una rappresentanza dei progettisti e dei tecnici che seguiranno i lavori e i responsabili delle ditte coinvolte nella cantierizzazione che partirà già nei prossimi giorni, non appena saranno tutti pronti. I primi lavori riguarderanno l’abbattimento del prefabbricato allestito nel dopoterremoto. La costruzione della nuova chiesa, finanziata in parte dalla CEI con i fondi dell’8Xmille è stata fortemente voluta proprio dai parroci che hanno preceduto Don Ranieri Picone, tra questi Sabino De Magistris e Fra’ Celestino Boscaino. Quest’ultimi, con determinazione e perseveranza, riuscirono ad entrare nelle grazie dei responsabili delle Conferenza Episcopale Italiana per l’edilizia e il culto, mediante anche l’interessamento di Mons. Luigi Barbarito (assente alla cerimonia, ma presente spiritualmente attraverso una lettera inviata al vescovo ed al parroco), che poi scelsero Atripalda come luogo per la costruzione di una delle tre chiese, con l’erogazione dei finanziamenti dell’anno 2006.