La giunta provinciale ha escluso la media dal piano di ridimensionamento della rete scolastica: l’accorpamento amministrativo con Manocalzati è stato “congelato”. Del Mauro (PDL): Premiati i nostri sforzi
L’eventualità di un accorpamento amministrativo della scuola media “Masi” con l’istituto comprensivo di Manocalzati, ed il conseguente trasferimento della direzione nel comune limitrofo, sembrerebbe essere stata scongiurata. A darne notizia è l’ex consigliere comunale del PDL, Massimiliano Del Mauro: «Il presidente della Provincia Sibilia mi ha confermato pochi minuti fa che oggi pomeriggio la giunta cancellerà la media “Masi” dal piano di ridimensionamento della rete scolastica. Per due settimane abbiamo lavorato fianco a fianco con l’assessore provinciale Giaquinto per non penalizzare Atripalda ed i nostri sforzi sono stati premiati. Il problema, eventualmente, si riproporrà fra due anni, ma ci sarà tempo per lavorare su ipotesi alternative, come la costituzione di un istituto comprensivo atripaldese. La “Masi” prima o poi, in base alla riforma-Gelmini, dovrà essere accorpata, ma è ovvio che la soluzione migliore è quella di integrarla con la Materna e la Primaria di Atripalda».
Il rischio dell’accorpamento a Manocalzati già dal prossimo anno ha fatto vivere giorni di ansia e disorientamento a centinaia di genitori, preoccupati per le conseguenze derivanti dalla perdita di autonomia gestionale. Ma già da ieri le prime indiscrezioni che filtravano spingevano all’ottimismo, voci confermate nel pomeriggio durante un incontro svoltosi presso la scuola Primaria fra la dirigente della “Masi” Medugno ed alcuni docenti con i genitori degli alunni frequentanti la quinta classe della Primaria, per illustrare l’offerta formativa della scuola media e raccogliere eventualmente le iscrizioni. Dunque, a meno di sorprese, l’accorpamento è stato scongiurato, almeno per il prossimo anno, poi dovrebbe essere vagliata la possibilità di una unificazione delle scuole cittadine (Materna, Primaria e Media).
La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da una serie di pressioni politiche tese ad evitare quello che è sembrato un vero e proprio scippo ai danni di una città come Atripalda colta di sorpresa anche per una evidente crisi di rappresentatività a livello provinciale. Paesi più piccoli, ma meglio rappresentati ai “piani alti” della politica, avevano esercitato tutto il proprio peso per evitare soppressioni o accorpamenti che avrebbero influito negativamente sulle proprie comunità, in danno di paesi più grandi come Atripalda che rischiava di uscirne a pezzi e mortificata. Il sindaco Laurenzano insieme all’assessore alla Pubblica Istruzione Palladino hanno incontrato, a margine di un convegno, il presidente della Provincia Cosimo Sibilia, per chiedergli di riconsiderare il piano di ridimensionamento della rete scolastica, ma anche altre forze politiche come l'UDC (che governa la Provincia col PDL) avrebbero fatto la loro parte e, probabilmente, ne daranno conto con un comunicato o una conferenza stampa appena la decisione sarà ufficiale insieme ad una ricostruzione fedele dei vari passaggi che si sono succeduti. D’altronde la “Masi”, senza nulla togliere agli altri comuni, è sempre stata un punto di riferimento per i paesi limitrofi, ruolo che stava tornando a recuperare in maniera ancora più credibile dopo qualche stagione di appannamento.