Giovedì, 09 Gen 25

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Inquinamento fiume Sabato, inchiesta di tre Procure

Dopo Benevento e Santa Maria Capua Vetere anche la procura di Avellino ha avviato l’indagini per accertare il livello dell’inquinamento e i responsabili

Il fiume Sabato ora fa paura e la conferma arriva proprio dal Tribunale di Avellino che nei giorni scorsi ha aperto un’inchiesta per accertare il livello di inquinamento del Sabato e del Calore, che confluiscono nei corsi d’acqua del beneventano e del casertano, destando seria preoccupazione dei cittadini stessi . L’elevato degrado riscontrato nel mese di giugno e accertato a luglio da diverse analisi dell’ARPAC, indussero prima la Provincia ad emettere l’ordinanza di divieto di captazione e divieto di pesca, seguiti dai Comuni di Avellino e Atripalda. Subito dopo fu la procura di Benevento a chiedere i primi esami per stabilire i responsabili di reato ambientale, visto che il fiume Sabato, dopo aver attraversato la valle, versa nei pressi di Benevento, proprio nel fiume Calore.

Le indagini diedero spunto ai colleghi del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che subito dopo aprirono un loro fascicolo contro ignoti per risalire ai colpevoli della contaminazione del fiume Volturno che attraversa il Casertano. I giudici, infatti, hanno ipotizzato che il maggior responsabile sia proprio il fiume Calore, che a sua volta viene alterato dal fiume Sabato all’altezza del ponte Calore. Gli accertamenti delle due procure vanno avanti per ora su due binari ben distinti, intanto la Procura di Avellino non si è fatta trovare impreparata, visto che nei giorni scorsi, proprio per fronteggiare l’inchiesta in corso, ha istituito un pool di magistrati. I pubblici ministeri coinvolti sono il dottor Roberto Patscot e il dottor Elia Taddeo, coordinati dal Procuratore Capo dottor Angelo Di Popolo. Al Corpo Forestale dello Stato è stato affidato il delicato compito di effettuare nuovi ed approfonditi sopralluoghi e di verificare le analisi già effettuate dall’ARPAC lungo tutto il tratto che va da Serino fino al ponte Calore. Tutte le notizie saranno poi passate alla Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura di Avellino.

Gli inquirenti intendono accertare lo stato di contagio batteriologico e chimico delle acque fluviali che sono sempre meno limpide. La Procura vuole individuare al più presto chi sversa illegalmente nei corsi d’acqua anche minori che poi sfociano nel fiume Sabato. Sotto osservazione anche piccole imprese familiari, allevatori, agricoltori ed anche chi possiede pozzi neri nei pressi dei corsi d’acqua e dei Regi Lagni. Confermato dagli ultimi studi che il tratto più torbido è proprio quello che va dal ponte di San Michele di Serino fino al confine con Atripalda. Il lavoro della Procura di Avellino è seguito con attenzione dalle altre due procure, quella di Benevento ha già provato ha spedire sul posto dei propri ispettori per i rilevamenti, mentre quella di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto all’ARPAC i risultati dell’ultimo controllo.

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