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Inquinamento, il Sabato si colora di “rosso”

Nonostante gli ultimi dati allarmanti e i divieti di captazione e di pesca si continua a scaricare nel fiume

Il fiume come si presentava prima del temporale

Rabbia e rassegnazione fra i cittadini atripaldesi, che nei giorni scorsi sono scesi in strada per testimoniare con la loro presenza il nuovo affronto nei confronti del fiume Sabato. Tra venerdì e sabato, infatti, il fiume si è colorato di “rosso”, attirando la curiosità dei cittadini e dei passanti. Una strana schiuma accompagnava il lungo corso delle acque, che provenivano già colorate da Serino e si presentavano anche maleodoranti.

Lo strano mix inquinante era un miscuglio di sostanze altamente inquinanti come gli scarti della lavorazione industriale delle castagne e le acque dei pozzi neri di qualche abitazione e di qualche allevamento a monte, già causa del forte inquinamento che ha prodotto i divieti di captazione e di pesca nelle acque del fiume Sabato per 18 mesi, a partire dalla metà di giugno del 2011. L'allarme inquinamento fu lanciato dal Settore Ambiente della Provincia di Avellino, dopo i risultati inequivocabili del mese di giugno scorso che attestavano altissimi livelli di inquinamento da “Escherichia Coli” presenti lungo tutto il tratto da Serino fino ad Atripalda, con picchi tra San Michele di Serino e Cesinali.

Le analisi dell'ARPAC, confermate poi da numerose altre analisi durante l'estate, hanno provocato un forte senso di sdegno tra i cittadini e tra gli stessi amministratori che hanno anche presentato una formale denuncia contro ignoti nel tentativo di scovare i responsabili dell'inquinamento delle acque. Dopo l'altissimo livello dei mesi estivi, inevitabilmente l'attenzione si è abbassata a tal punto da consentire a chi inquina di tornare sul luogo del delitto e scaricare nel fiume nuovamente approfittando dei temporali e dell'alto livello delle acque. Ma tra venerdì e sabato la clemenza del tempo ha rallentato la corsa delle acque permettendo al tannino, presente nella lavorazione delle castagne, di colorare il fiume per un giorno intero. Molte le segnalazioni ai carabinieri e alla polizia provinciale, nel vano tentativo di “pescare” i responsabili con le mani nel sacco, ma sabato mattina il temporale che si è abbattuto sul Terminio e sulla Valle del Sabato, ha “ripulito” il fiume con la piena. Restano alti i livelli di inquinamento, restano in vigore i divieti fino alla revoca e restano senza volto e nome i responsabili di questo ultimo affronto al nostro fiume.

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Commenti  

 
#1 antonella 2014-09-14 15:49
E' una vergogna. Tutto quest'inquiname nto lo lasciamo ai nostri figli