Giovedì, 09 Gen 25

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L’addio degli amici ad Antonio Corbo

Antonio Corbo, 55 anni di Atripalda, era a bordo della propria auto quando ha accusato il malore, perdendo il controllo e provocando un tamponamento

Antonio Corbo

Dolore, tristezza ed incredulità ha destato l’improvvisa e prematura scomparsa del ragioniere Antonio Corbo, originario di Avellino, ma residente ad Atripalda da quando si era sposato con la signora Cristina. Da tempo meditava di trasferirsi insieme alla moglie e ai due figli di nuovo ad Avellino e ingrandire lo studio, ma il desiderio è svanito sabato sera sull’asfalto di Via Fratelli Troncone, proprio sul ponte che divide, ironia della sorte, le città di Atripalda e Avellino. Il ragioniere Antonio Corbo, 55 anni, ha accusato un malore mentre si dirigeva ad Avellino a bordo della sua Fiat Punto. A causa del malessere, l’auto, in coda nel traffico causato dal semaforo all’incrocio di via Francesco Tedesco, ha tamponato la vettura che la precedeva, che a sua volta ha urtato l’altra davanti. Quando sono scesi dall’auto per constatare i danni, gli automobilisti si sono resi conto che l’uomo era accasciato sullo sterzo. Lo hanno tirato fuori ed hanno cercato di rianimarlo, mentre qualcuno chiamava i soccorsi. All’arrivo del 118 con a bordo il defibrillatore, gli operatori hanno potuto accertare solo il decesso. Il corpo è rimasto sull’asfalto per molto tempo, in attesa del medico legale e del magistrato che poi ha disposto l’autopsia. Il traffico è stato interrotto dai Vigili urbani, mentre carabinieri e polizia ultimavano i rilievi dell’incidente. Antonio Corbo era noto in città per la sua professione di ragioniere-commercialista, ma anche per le sue doti umane, aveva molti amici che una volta saputa della terribile notizia sono accorsi sul posto. Tra questi i fratelli Sabino, Vittorio e Giulio Urciuoli, proprietari di “Baci Caldi” e “Taverna Rock” con i quali si era intrattenuto pochi minuti prima di partire per Avellino. «Uomo, professionista e amico incredibile, davvero una persona gioviale e perbene, la sua scomparsa ci addolora profondamente, il mio pensiero va alla famiglia», così lo ricorda Giulio Urciuoli, addolorato per la scomparsa di Antonio Corbo. Anche Ugo Rubicondo, titolare della LR Legno, è rimasto profondamente scosso per la morte dell’amico con il quale oltre al lavoro condivideva amicizia e stima. A tradire Antonio Corbo, proprio il cuore, come successe al padre scomparso prematuramente e al fratello l’anno scorso, appena tornato ad Atripalda per godersi la meritata pensione. Una triste coincidenza, imprevedibile per tutti, ma non per il destino beffardo che lo ha strappato ai familiari e agli amici.

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