Giovedì, 09 Gen 25

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Mensa alla Materna, partenza ad handicap

Affidato in extremis il servizio, ma i primi giorni sono stati particolarmente complicati. In via di soluzione il nodo dell'accesso alla Primaria da largo Buozzi. Problemi per la carenza di bidelli

Le tre assistenti di sala non si sono viste

Lunedì scorso è partito il servizio di mensa alle scuole Materne. E non è stato certo un esordio in grande stile… Nei primi due giorni si sono, infatti, evidenziate una serie di criticità che hanno convinto le maestre ed il dirigente ad inviare una nota scritta all’Ufficio Pubblica istruzione del Comune: assenza dei previsti nuovi assistenti di mensa, ritardi nella distribuzione dei pasti, porzioni “pesate” e “contate” col bilancino, portate diverse dal menù ufficiale e personale non dotato di indumenti (guanti, cuffiette e così via) necessari a garantire adeguate condizioni igienico-sanitarie sono i principali motivi di lagnanza sui quali il Comune è stato immediatamente chiamato ad intervenire. Un lieve miglioramento si sarebbe registrato solo a partire da mercoledì anche se mancavano sempre all’appello tre assistenti di mensa (una per ogni plesso). I disservizi sono stati causati, con ogni probabilità, dai tempi stretti, per non dire strettissimi, con i quali si è provveduto ad affidare il servizio.

L’affidamento, infatti, è avvenuto solo nella serata di venerdì scorso, fuori dall’orario di apertura degli uffici, alla ditta Geli Pasti di Castellammare di Stabia, la stessa che da anni offre il servizio anche ai comuni di Avellino e Manocalzati, recentemente subentrata alla Irpinia Mense.

La nuova ditta, seppure attrezzata (conterebbe circa 300 dipendenti) e collaudata (gestirebbe appalti in mezza regione), pur non essendo in grado di garantire sin dal primo giorno le condizioni previste nel capitolato d’appalto, evidentemente si è ritrovata costretta a farlo altrimenti l’avvio del servizio sarebbe slittato rispetto al calendario (ipotesi pure contemplata nel bando di gara e che aveva messo il dirigente scolastico nella condizione di aspettarsi quantomeno una comunicazione ufficiale da parte del Comune dell’avvenuto affidamento, comunicazione mai arrivata).

L’apertura delle buste era fissata per le ore 13:00 di venerdì, ma la necessità di un approfondimento nella valutazione di due certificati ha fatto slittare le procedure alle ore 19:00.

L’appalto avrà una durata di 15 mesi (fino al 31 dicembre 2012) ed il prezzo è risultato, ovviamente, inferiore a 3 euro a pasto (oltre l’Iva al 4%) posto a base di gara, il che significa che quasi certamente almeno il ticket a carico delle famiglie non sarà aumentato.

Ma, nei giorni scorsi, anche altre due questioni su tutte hanno tenuto desta l’attenzione di operatori scolastici e genitori in tema di sicurezza e controllo soprattutto a causa della riduzione del personale Ata. Dall’inizio dell’anno scolastico, infatti, l’accesso da largo Buozzi alla scuola Primaria di via Roma non è più sorvegliato con costanza perché il numero dei bidelli non lo consente. E, nonostante la buona volontà dei Vigili urbani (il comandante Sabino Parziale è stato notato fuori servizio a controllare l’accesso durante l’orario di entrata) e della Direzione didattica (alcuni giorni a settimana un bidello sorveglia l’ingresso durante l’orario di uscita), si è corso qualche rischio di troppo, tale da provocare una raccolta di firme fra i genitori. L’Ufficio tecnico comunale, nel frattempo, recependo la richiesta del dirigente Parziale, ha affidato ad una ditta specializzata l’installazione di una sbarra automatica con impianto citofonico al fine di evitare l’accesso alle persone non autorizzate. Alla Primaria di via Manfredi, invece, l’unica bidella assegnata è stata dirottata alla Materna di via San Giacomo, rimasta priva perché l’unità femminile in servizio ha deciso di essere trasferita ad un’altra scuola. Nei primissimi giorni i genitori del bambini frequentanti il plesso di via Manfredi hanno protestato immaginando di organizzare una raccolta di firme da indirizzare all’Ufficio Scolastico Provinciale per ottenere l’assegnazione di un’altra unità femminile, ma il direttore Elio Parziale ha ovviato allo spiacevole inconveniente trasferendo in via Manfredi una delle due bidelle in servizio presso il plesso di via Roma, rimasto oggi con una sola operatrice donna a gestire i due piani dell’edificio e assistere oltre trecento bambine.

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