Giovedì, 09 Gen 25

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Sondaggio: sì al ponte sul fiume, ma pedonale

I votanti favorevoli all'attraversamento del Sabato fra via Gramsci e l'area ex Siderderivati

Atripalda, città del fiume e città dei ponti, città in cui Ugo Rubicondo è pronto a partire con la riqualificazione dell’area ex Siderderivati di via Roma, dell’area in cui amministrazioni comunali e provinciali hanno per anni contrastato la realizzazione di progetti residenziali e polifunzionali nonché commerciali e che ora, cavalcando l’onda del Piano Casa, ospiterà ben due edifici residenziali per un totale di quarantotto appartamenti di cui sedici destinati alle fasce deboli di cittadini. Tuttavia l’imprenditore atripaldese si è dichiarato pronto a soddisfare la richiesta del sindaco relativa alla costruzione di un parco pubblico per i cittadini e di un ponte sul fiume.

Preso atto della disponibilità a realizzare questi desideri, il sondaggio online de Ilsabato.com ha rivolto ai suoi lettori virtuali la domanda relativa a quest’ultimo punto: “Nell’area ex Siderderivati di via Roma saranno realizzati due edifici residenziali, ma l’impresa sarebbe disponibili anche a realizzare un ponte sul fiume: siete d’accordo?”.

Parere positivo da parte del 50% dei votanti che, però, sulla realizzazione della struttura ha posto la condizione di rendere il passaggio esclusivamente pedonale. A tali sì, per un totale dell’80%, si aggiunge anche il 30% di chi lo ritiene molto utile e, ad esempio, commenta che sarebbe “comodo per le persone che a piedi potrebbero raggiungere via San Nicola da via Gramsci senza fare tutto il giro di Atripalda”. Di parere contrario, invece, il resto della percentuale che si divide in un 16% di opinioni sulla non necessità della costruzione ed in un 4% di preferenza sulla “monetizzazione” egli oneri. Commenti negativi si sono concentrati, ad ogni modo, sia sull’eccessiva cementificazione della città che sulla nascita di nuovi spazi verdi che resterebbero nel medesimo degrado degli altri.

Segno di una città divisa circa le idee di sviluppo: chissà se un ponte potrà unire anche le divergenze d’opinione. Intanto, per il nuovo sondaggio sarà proposto un tema che ha ormai radici vetuste e che si è acuito da quando la struttura è stata privata dei suoi antichi proprietari in saio, la domanda, dunque, sorge spontanea: “Visto lo stato di abbandono in cui versa il convento di San Pasquale, chi dovrebbe occuparsi della sua manutenzione?” Quattro le possibili attribuzioni di responsabilità ed una scelta autonoma: Il comune, I Frati Minori, La parrocchia del Carmine, Benefattori oppure qualcun altro, ovviamente meglio se specificato.

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