Giovedì, 09 Gen 25

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Piazza Veneto, così non può andare avanti

Dopo l’ingombro automobilistico della Domenica delle Palme, si rende necessario un intervento di pedonalizzazione: ci pensa il Comune?

Piazza Veneto domenica scorsa

«Nella foto c’è un chiaro esempio di come poche autovetture limitino consistentemente e costantemente l'uso collettivo della Piazza Vittorio Veneto». Con queste parole, relative all’ingombro che le auto parcheggiate hanno generato nella mattinata di domenica 17 aprile durante la tradizionale Benedizione delle Palme, Giovanni Iannaccone (priore della confraternita di Santa Monica che ha sede presso la chiesa di San Nicola da Tolentino) ha voluto sottolineare l’importanza della piazza che è in realtà un cuore pulsante della vita atripaldese, come di mostra la folla presente alla manifestazione, e che dovrebbe mantenere la sua identità senza trasformarsi in parcheggio. «La Confraternita e gran parte dei fedeli – continua Iannaccone - auspicano che piazza Vittorio Veneto, dopo il recupero della Chiesa, venga sottratta alle autovetture per essere restituita ad un uso pedonale per tutti i residenti, per i bambini che abitano il quartiere e per i fedeli. Ad ogni modo sono ottimista sulla questione perché a quanto sembra il Comune di Atripalda ha predisposto un progetto di pedonalizzazione del piazzale per una cifra pari a circa 40mila euro, da inserire nel piano triennale per le opere pubbliche. Consisterebbe nell’espansione del marciapiede rialzato a tutto lo spazio conservando unicamente una rientranza destinata al parcheggio dello scuolabus». I tempi per l’attuazione di un simile progetto, ovviamente, non sono brevi: il piano dovrebbe essere presentato nelle prossime settimane, il progetto discusso ed, eventualmente approvato, si dovrebbero cercare i fondi per la realizzazione. «Di sicuro – conclude Iannaccone - l’intervento conferirebbe maggiore qualità all’edificio scolastico, alla Chiesa e al quartiere tutto. Basti pensare che, nonostante l’avviso di rimozione, le automobili sono rimaste parcheggiate durante la benedizione: è allora importante stabilire una precisa destinazione d’uso».

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