Giovedì, 09 Gen 25

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Ad Alvanite tutti contro tutti: residenti spaccati e il sindaco scappa via quando Marrano attacca la moglie

Presentati i dati del censimento effettuato lo scorso anno, ma ha dominato la vicenda degli alberi tagliati. Foschi: Pronto a dimettermi se la Procura dirà che abbiamo sbagliato

Il presidente Marrano illustra i dati del censimento

Un incontro che non ha tradito le attese quello di sabato scorso nella tendostruttura di contrada Alvanite. Il presidente dimissionario del Comitato di quartiere Massimo Marrano ed i membri che lo hanno seguito (Assunta Spagnuolo, Gabriella Conte, Elviro Spagnuolo e Carmine Alviggi) hanno “convocato” amministratori e cittadini per illustrare i risultati di un censimento effettuato lo scorso anno, ma soprattutto per affrontare le tematiche di più stretta attualità, compreso il taglio indiscriminato e abusivo di oltre 40 alberi effettuato alcune settimane fa.

Pochi i residenti del quartiere presenti all’incontro e ancor meno gli amministratori, alcuni dei quali hanno abbandonato la struttura appena sono cominciate le prime schermaglie. In particolare il sindaco Laurenzano, titolare della delega ad Alvanite dall’agosto del 2008, si è affacciato per qualche istante, proprio quando Marrano stava attaccando la moglie Rita Noce e subito ha fatto marcia indietro. Il passaggio sulla consorte-segretaria del primo cittadino riguardava una risposta ritenuta inopportuna nell’occasione in cui fu presentato un progetto di riqualificazione della terrazza del centro sociale “Piscopo”. Anche il capogruppo Tomasetti si è trattenuto per poco, come il consigliere La Sala, mentre sono rimasti fino alla fine, o quasi, i consiglieri Iaione, Iannaccone, Acerra, Tuccia, Landi, Aquino, Palladino, Prezioso, De Vinco, Troisi e Foschi.

Tralasciando in questa sede i risultati del sondaggio (ce ne occuperemo più diffusamente sull’edizione cartacea di venerdì prossimo), i momenti di maggiore tensione si sono registrati proprio quando è stato affrontata la questione degli alberi tagliati, indicata come la goccia che ha fatto traboccare un vaso colmo di amarezze, delusioni, ma soprattutto di promesse non mantenute. «Se la Procura stabilirà che l’Amministrazione ha avuto delle colpe per il taglio degli alberi non avrò alcun problema nel dimettermi», ha concluso l’intervento l’assessore all’ambiente Giacomo Foschi dopo aver ricostruito la vicenda come già fece nell’intervento scritto di qualche settimana fa. Alcuni residenti, però, hanno difeso a spada tratta il taglio degli alberi perché, a loro dire, toglievano aria e luce ai fabbricati limitrofi e perdipiù erano malati. Poi ha preso la parola anche l’ex assessore all’ambiente De Vinco: «Per situazioni come queste mi sono dimesso dalla giunta e con gli attuali consiglieri di maggioranza non vorrò avere più nulla a che fare. Chiedo a Marrano di ritirare le dimissioni perché c’è bisogno di persone come lui. E dirò di più: vi lamentate giustamente delle condizioni in cui vivete ad Alvanite, ma avete visto in che stato versa anche il centro di Atripalda?».

Il presidente Marrano, comunque, è tornato sulle ragioni delle dimissioni: «In tre anni abbiamo protocollato al Comune circa 180 tra richieste, progetti o comunicazioni, ma nessuno si è mai degnato di darci una risposta. Basti pensare che ad oggi il Comitato di quartiere ancora non ha lo Statuto approvato dal Consiglio comunale per cui mi chiedo e chiedo: con le dimissioni della maggioranza dei membri il CdQ è formalmente decaduto o meno? L’unica cosa di cui mi pento davvero è quella di non aver fatto una rivoluzione quando serviva». Fra i vari interventi c’è stato quello del consigliere Landi che ha provocato l’applauso dei presenti: «Non abbiamo giustificazioni, ci dovete solo perdonare. È mancato da parte nostra l’impegno quotidiano e, per quanto mi riguarda, chiedo scusa per non essere stato presente come avrei voluto». I consiglieri Tuccia e Palladino, nel ricordare gli incontri svolti nel quartiere durante l’elaborazione delle linee guida per il progetto di riqualificazione, hanno sottolineato che la Regione ha giudicato positivamente il progetto presentato che, se tutto andrà bene, potrà essere finanziato. Infine l’intervento del consigliere Iaione: «Alvanite è il vostro quartiere, lasciate perdere le promesse degli amministratori, impegnatevi ogni giorno per migliorarlo».


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