Sarà il celebre “figlio atripaldese” a porre nero su bianco le motivazioni della Corte Costituzionale
Silvio Berlusconi incrocia nuovamente l'illustre atripaldese Sabino Cassese, giudice della Consulta che nei prossimi giorni dovrà redarre le motivazioni che hanno spinto i membri della Consulta a “bocciare” parzialmente la legge sul “legittimo impedimento”, tanto cara al premier. La Corte Costituzionale, con una decisione che in parte contrasta e in parte interpreta alcune norme, pone paletti alla legge nata per mettere temporaneamente al riparo il premier Berlusconi dalla ripresa dei suoi tre processi Mills, Mediaset e Mediatrade, ai quali si è aggiunto, all'ultimo momento, anche quello riguardante gli incontri nella propria residenza con ragazze minorenni. In particolare, la Consulta ha bocciato la certificazione di Palazzo Chigi sull’impedimento e l’obbligo per il giudice di rinviare l’udienza fino a sei mesi, dichiarando illegittimo il comma 4 dell’art.1 della legge 51 del 2010. E ha bocciato in parte il comma 3, affidando al giudice, caso per caso, la valutazione del “legittimo impedimento”. Le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale saranno scritte dall’atripaldese Sabino Cassese, giudice della Consulta. Figlio di Leopoldo, nasce ad Atripalda il 20 ottobre 1935. Fine giurista italiano, nel Governo di Carlo Azeglio Ciampi è stato anche nominato Ministro della Funzione Pubblica, attualmente giudice della Corte costituzionale; è considerato uno dei maggiori esperti di diritto amministrativo, allievo dei maestri della dottrina amministrativa italiana, tra cui Massimo Severo Giannini. Il Professore ha anche svolto importanti ricerche di storia amministrativa e del pensiero giuridico, di scienza dell’amministrazione, di diritto pubblico dell’economia e di diritto comparato. Ha contribuito in maniera importante al miglioramento dell’amministrazione pubblica europea, nella veste di Presidente dell’European Group of Public Administration dal 1987 al 1991, collaborando poi con l’OCSE alla riforma delle amministrazioni pubbliche dei paesi dell’Europa centrale ed orientale. Ha fatto parte e presieduto commissioni ministeriali di studio o di indagine ed ha diretto vari progetti di ricerca e di analisi del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Tra le cariche pubbliche conseguite nella parte conclusiva della sua carriera accademica, si segnalano l’inclusione nel Consiglio di Amministrazione di Autostrade S.p.A. Assicurazioni Generali, Cassa di risparmio di Calabria e Lucania, Cassa di risparmio di Roma-Factoring, Banco di Sicilia, Lottomatica e Fondazione Autostrade. Nominato giudice costituzionale dal Presidente della Repubblica Ciampi il 4 novembre 2005. Il Professore recentemente è stato ad Atripalda insieme al fratello Antonio, in occasione della commemorazione, tenutasi nell'Aula Consiliare, del padre Leopoldo.