L'albero, che ha più di mezzo secolo, non risponde ai trattamenti
Spoglio e circondato da transenne: è questo l’aspetto con cui si presenta da qualche mese un albero situato accanto alla fontana di piazza Umberto I ad Atripalda. Non ha più foglie, i rami sono stati potati e spicca in versione negativa tra l’ultimo florido verde dei cespugli e degli altri alberi: un albero che sta ormai da tempo vivendo il suo inverno “personale”. La motivazione della precauzione giunge dall’Ufficio Tecnico e dal geometra Felice De Cicco. L’albero in questione è un leccio (Quercus ilex L., detto anche elce, è una pianta generalmente sempreverde e appartenente alla famiglia delle Fagaceae, diffusa nei paesi del bacino del Mediterraneo) e appartiene alle piante della “vecchia guardia” essendo uno dei rappresentanti degli alberi non espiantati a seguito della riqualificazione della piazza del 2007 e, dunque, occupando il suo posto onorevole posto da circa 50-70 anni. All’improvviso ha iniziato a mostrare segni di “malattia” come l’ingiallimento repentino delle foglie e perciò l’ufficio tecnico ha provveduto a sottoporlo a trattamenti sanitari alle radici e a ridurre la chioma per eliminare la possibile presenza di micro - radici bruciate che potessero impedire il rinnovo delle foglie e il fluire dei fluidi dell’albero. Nonostante la cura e l’attenzione che sono state riservate alla pianta, questa sembra non aver reagito ancora nel migliore dei modi e dunque bisognerà ora valutare il modo migliore di procedere.
Esseri viventi come tutti, anche gli alberi subiscono il tempo e la malattia.