Gli organizzatori, nonostante il budget ridotto, sono soddisfatti della riuscita della festa
Quest’anno Atripalda ha avuto, tutto sommato, una bella festa con cinque giorni intensi e colmi di manifestazioni. Apprezzati le luminarie e i fuochi, a lungo applauditi dagli spettatori, così come la processione che ha effettuato varie tappe lungo il cammino, sia per ringraziare gli abitanti che si affacciavano lungo le strade, sia come segno di stima verso quelle persone che non ci sono più oppure verso quelle persone seriamente malate. Un gesto che è stato bene interpretato da chi era nella processione e non certo dai distratti che affollavano i marciapiedi o i balconi di casa. Per molti cittadini, il comitato va promosso a pieni voti, tenuto conto della grave crisi economica che ha inciso non poco sul budget e del fatto che, fino a qualche anno fa, si spendeva il doppio per una festa che oggi ad occhio e croce è costata circa 40 mila euro. Gli uomini del comitato ora sono impegnati nella ricerca degli ultimi fondi necessari per pareggiare i conti: si parla di circa 5 mila euro, ma loro contano di chiudere tutto entro il 16 ottobre per poi recarsi tutti dal presidente del Comitato Don Enzo per la chiusura dei conti. A tirare le somme è il coordinatore, Giovanni D’Agostino.
Ma come si presenteranno i responsabili del comitato?
«Felici per quanto è stato fatto. Devo ringraziare il Comandante della Polizia Municipale, il Comandante della Stazione dei Carabinieri, la Misericordia e la Protezione Civile, i responsabili dell’Ufficio Tecnico e gli operai del Comune, preziosi per il loro impegno. Ringrazio tutti gli operatori commerciali di Atripalda che hanno rinnovato il loro impegno nonostante la crisi. Gli ultimi arrivati nel comitato hanno dato molto ed hanno ricevuto tanto, soprattutto da coloro che per anni si sono impegnati nell’organizzazione della festa. A tal proposito è doveroso un ringraziamento al Cav. Gennaro Marena, che nei momenti più difficili non ha fatto mancare il suo sostegno. Un successo è stata la sfilata dell’atelier Silvana Bruno, uno spettacolo incredibile che ha attirato molte persone. Anche il Palladino’s group e lo spettacolo dei balli sono stati seguiti».
E cosa dice di Fabio Concato?
«Per me è un grande artista, una persona ed un cantante di alto livello. Alle 16 era già in albergo: un apprezzato pranzo veloce e una passeggiata con la sua auto per le principali strade della città. Ha chiesto notizie di Atripalda, si è documentato e alla fine del concerto ci ha ringraziati per l’invito. Qualcuno dice che non è stato capito, io dico invece che chi non è venuto si è perso un grande concerto» .
Non c’era il pienone dei vecchi tempi.
«Non ci sarà fino a quando non chiami un artista che costa almeno 100 mila euro, anche se non li vale. Avevamo un budget ridotto e oltre Concato potevamo opzionare Irene Fornaciari e Gigi Finizio che però si erano già esibiti pochi giorni prima in Irpinia. Abbiamo scelto Concato che non aveva mai messo piedi in provincia. C’era anche l’ipotesi di Marco Carta, ma ha chiesto il doppio di Concato e non ci aveva dato la certezza della data».
Per l’anno prossimo pensate di chiamare un cantante dello stesso livello?
«Innanzitutto stiamo pensando di finanziare la festa con manifestazioni collaterali e lotterie, per raccogliere quei fondi che ci possono permettere di chiudere i contratti con largo anticipo e spuntare anche un bel prezzo. Ma sono tutte cose che hanno bisogno di uno studio ben approfondito e tutto va discusso con gli altri membri. Faccio un appello a tutti coloro che anche quest’anno hanno criticato la festa: li invito ad entrare nel comitato, abbiamo bisogno anche di loro. Tutte le idee vanno discusse insieme, perché sprecare energie a criticare dall’esterno quando c’è la possibilità di esprimere le proprie opinioni all’interno del comitato?».
Nella fotogallery del sito gli scatti di Biagio Venezia e Carmine Montefusco