Nel giro di un anno si sono contati 7 incidenti, con la pioggia l'asfalto diventa una saponetta
A contrada Santissimo urge un rimedio per il pericoloso tratto di strada a ridosso della Caserma dei Carabinieri. Nei giorni di pioggia la carreggiata diventa una vera e propria saponetta ed è davvero difficile controllare l’auto in caso di una sbandata improvvisa. La corsa senza controllo termina in prossimità di muretto senza guard-rail, adesso transennato; il pericolo è molto alto. Fino ad adesso si sono registrati 7 incidenti: due automobili si sono ribaltate, 3 sono andate a sbattere contro un cancello di un privato, causando dei danni, 2 si sono fermate in prossimità del cancello senza toccarlo. Per evitare il ripetersi degli incidenti ad ogni pioggia è necessario fare qualcosa. I residenti hanno anche presentato un esposto all’amministrazione comunale, ma per il momento non si muove ancora nulla. Le ipotesi percorribili sono due: istituire il senso unico, e quindi evitare il senso di marcia in prossimità della curva o procedere all’installazione dei dossi artificiali. Antonio Aquino, residente nel civico 61 e membro della Cooperativa Sant’Antonio spiega la situazione critica: «Da circa un anno a Contrada Santissimo si sono registrati 7 incidenti, 3 automobili sono andate a finire in un cancello privato; il proprietario ha fatto anche un esposto all’ufficio tecnico. Prima c’èra un limite di velocità di 30 km orari, purtroppo è stato tolto e non sappiamo perché l’amministrazione non procede a metterne un atro. La soluzione praticabile dei dossi artificiali non è seguita da chi amministra perché la strada è interessata da corse ciclistiche. Le dodici famiglie del domicilio 61 hanno paura finanche quando scendono per buttare i rifiuti nei cassonetti: il muretto non rassicura da possibili incidenti. Ho intenzione di scrivere una lettera al Sindaco, il pericolo è per tutti. La velocità può essere ridotta, noi residenti stiamo soltanto suggerendo agli amministratori di provvedere. La velocità può essere limitata? E se si in che modo? Adesso bisogna vedere se lo possono fare. Noi stiamo soltanto segnalando un problema». Bisogna seguire le lamentele degli abitanti del quartiere; non è ammissibile perseverare mettendo a rischio l’incolumità degli automobilisti e dei pedoni.